Dal 19 gennaio porte di nuovo aperte nella Chiesa e nel Museo di Orsanmichele, a Firenze. Dopo la chiusura per restauro e riallestimento, il complesso torna a svelare i capolavori del Rinascimento fiorentino conservati al suo interno. A realizzarli furono maestri del calibro di Lorenzo Ghiberti, Donatello e Andrea del Verrocchio.

Dopo più di un anno di lavori e un investimento di oltre un milione di euro, dal 19 gennaio il Museo e la Chiesa di Orsanmichele, inclusi nel gruppo statale dei Musei del Bargello, riaprono finalmente le porte al pubblico. Il progetto – che ha previsto la messa in sicurezza della struttura, il riallestimento del museo, la riorganizzazione degli accessi e vari interventi di pulitura e restauro – è stato affidato, tramite gara, agli studi Map Architetti e Natalini architetti. “Un intervento di restauro e riallestimento davvero sorprendente”, ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, “che consentirà allo spettatore di ritrovare all’interno del museo la collocazione originaria delle statue così come erano all’esterno, aumentando in questo modo l’efficacia e la suggestione della visita”.RIAPRE IL COMPLESSO DI ORSANMICHELE A FIRENZE In occasione dell'imminente riapertura, “il pubblico potrà ammirare anche gli esiti di numerosi interventi conservativi e allestitivi, su dipinti murali, statue e paramenti lapidei, che restauratori e tecnici hanno condotto durante i mesi di chiusura, in un clima di fattiva collaborazione, idealmente paragonabile a quella che un tempo dovette animare le molte maestranze coinvolte nei lavori di edificazione del cantiere trecentesco, e con un comune sentimento di rispetto verso i capolavori di Orsanmichele”, ha spiegato Benedetta Matucci, curatrice del Museo di Orsanmichele. Per quanto riguarda, in particolare, la chiesa, sono stati condotti lavori di spolveratura del Tabernacolo dell'Orcagna, oltre al restauro di gran parte delle pareti, e al ripristino degli affreschi raffiguranti San Domenico e San Francesco. Si è inoltre proseguito con il recupero del ciclo pittorico dei pilastri delle campate, raffiguranti San Giovanni Evangelista, San Barnaba e San Pietro; sono state sottoposte a un’attenta manutenzione le volte affrescate. Gli architetti hanno inoltre lavorato sulle grandi bussole di accesso che incorniciano i portali in legno e sull’impianto di illuminazione. I RESTAURI E IL NUOVO ALLESTIMENTO DI ORSANMICHELE Per quanto riguarda il museo, il nuovo allestimento restituisce al pubblico le 13 statue originali, originariamente disposte all'esterno dell'edificio, su ciascuno dei suoi quattro lati. Si tratta di opere realizzate da alcuni dei più grandi scultori del Rinascimento fiorentino; Lorenzo Ghiberti, Donatello, Nanni di Banco, Andrea del Verrocchio, Baccio da Montelupo, Giambologna. Non mancano, infine, le sculture trecentesche di Piero di Giovanni Tedesco e Niccolò di Pietro Lamberti. "Nel nuovo allestimento degli studi Map Architetti e Natalini Architetti", ha spiegato la Soprintendente Antonella Ranaldi, "le statue sono state rialzate, perché erano state concepite per essere viste dal basso. Si è ricercata la frontalità originaria ponendo dietro ognuna di esse fondali bianchi, creando un percorso che apre a scorci diagonali”.[Immagine in apertura: Complesso di Orsanmichele, Tabernacolo dell'Orcagna © Nicola Neri]
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