L'Orto botanico di Padova si apre al futuro, accogliendo nei suoi ambienti una serie di installazioni digitali interattive pensate per raccontarne la storia. Un progetto che aggiunge un nuovo traguardo alla gloriosa storia del luogo.

Esiste a Padova un luogo nel quale passato e presente si incontrano. È lo storico Orto botanico cittadino, fiore all'occhiello del capoluogo veneto e scrigno di natura tra i più apprezzati al mondo. Fondata nel 1545 con lo scopo di consentire agli studenti universitari di imparare a riconoscere le erbe medicinali e a usarle per scopi terapeutici, e oggi “casa” per oltre seimila esemplari di piante e fiori, la sede (recentemente protagonista di un'affascinante mostra fotografica di Vincenzo Castella) ha avviato negli ultimi anni un lodevole percorso di rinnovamento e di apertura ai linguaggi del nostro tempo. Prova ne è il nuovo progetto museale: un percorso espositivo che si affianca all'Orto rinascimentale e al Giardino della biodiversità, raccontando la storia dell'istituzione e il patrimonio in essa conservato attraverso opere e installazioni di ultima generazione. L'ORTO BOTANICO DI PADOVA DIVENTA INTERATTIVO Aneddoti, curiosità, nozioni storiche e argomenti scientifici di varia natura sono approfonditi negli ambienti del nuovo Museo botanico. Il tutto con un approccio multimediale e immersivo curato dallo studio Dotdotdot di Milano, specialista in Italia per quanto concerne l'ambito dell'Interaction Design. E proprio l'interazione è il filo conduttore delle cinque installazioni concepite per le diverse sale del museo. Si tratta di opere coinvolgenti e multisensoriali, grazie alle quali il visitatore avrà la possibilità di calarsi nelle ambientazioni e nella quotidianità di un laboratorio speziale del Rinascimento, osservare la preparazione di farmaci in una bottega del Settecento, apprendere le proprietà benefiche e curative delle piante in maniera ludica e interattiva. IMPARARE DIVERTENDOSI Affiancate da una serie di illustrazioni appositamente realizzate da Dotdotdot, le installazioni dislocate nello spazio permettono inoltre di conoscere il modo in cui i semi viaggiano prima di raggiungere i terreni nei quali germinare (grazie a una mappa digitale che spiega le lunghe rotte compiute da questi granelli di vita). Fondamentale infine l'aspetto ludico e ricreativo, con giochi e quiz dedicati alla storia dell'istituzione padovana e alle migliaia di specie vegetali in essa conservate: tra questi la divertente installazione che invita a riconoscere l'identikit delle piante in base alle loro caratteristiche. [Immagine in apertura: Dotdotdot, Museo Orto botanico di Padova, Veleni e antidoti © Dotdotdot]
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