Ostia – Sulle sponde della storia

Martedì 12 luglio – ore 21:15

La storia di Ostia inizia quando Roma si impossessa della zona strategica della foce del Tevere e vi fonda la sua prima colonia, conquistando tanto le preziose saline etrusche quanto quello che diverrà il fondamentale sbocco dell’Impero sul Mediterraneo. Crocevia di merci, popoli e culture, Ostia è il ponte fra la capitale e le sue province: inizialmente strutturata come piccolo presidio militare, sviluppa ben presto un industrioso porto fluviale a cui si aggiungeranno, in età imperiale, i grandiosi porti marittimi progettati da Claudio e da Traiano. La vita della città si dipana in quasi dieci secoli, estinguendosi lentamente nella sua fase di declino: a differenza di Pompei ed Ercolano, la cui storia si è cristallizzata con l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., Ostia è stata lentamente sepolta dai detriti della foce del fiume che l’hanno conservata come intatta testimonianza della vita e della società di una città romana anche nei secoli successivi. A emergere è una città multietnica e multiculturale, dove la donna ha una posizione sociale quasi inimmaginabile per l’epoca, dove gli schiavi possono emanciparsi e affermarsi nel mondo commerciale, dove imponenti architetture pubbliche come le terme e il teatro condividono lo spazio urbano con botteghe e impianti produttivi di ogni genere. Durante il documentario Ostia – Sulle sponde della storia, in onda su Sky Arte martedì 12 luglio, a presentarci l’arte, l’architettura e la vita quotidiana di Ostia sono gli stessi archeologi che ci lavorano ogni giorno, tanto nella sua tutela quanto per la sua valorizzazione, protagonisti anche di studi e di scoperte che hanno rivelato una dimensione della città ben diversa da quella considerata fino a ora: le indagini più recenti hanno infatti rivelato che quello che univa Portus, la zona dei porti imperiali, con la straordinaria necropoli di Isola Sacra e con Ostia era un sistema integrato in un’unica unità urbanistica prodigiosa tanto sul versante ingegneristico quanto su quello sociale e culturale.
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