Tutto pronto a Torino, tra il TPE Teatro Astra e la Lavanderia a Vapore, per l’edizione 2024 dell’attesissima kermesse dedicata alla arti performative: “Palcoscenico Danza”. In cartellone otto spettacoli, di cui due prime assolute e una produzione originale.

Il conto alla rovescia per la prossima edizione di Palcoscenico Danza, la kermesse torinese dedicata alla sesta arte, è giunto agli ultimi rintocchi: dal 10 febbraio al 12 maggio la rassegna animerà le due sedi del TPE Teatro Astra e la Lavanderia a Vapore, con una stagione di spettacoli firmati da coreografi di fama internazionale e internazionale.  Il tema scelto per quest’anno è L’altra metà del mondo: come spiega il direttore del festival Paolo Mohovich, “che questa metà del mondo la si guardi dal punto di vista geografico, concettuale o immaginario, tutti gli spettacoli dell’edizione 2024 si ispirano a ciò che normalmente non vediamo o che semplicemente ignoriamo nel mondo, e alla metà che a volte ci manca per completare noi stessi o per definire la visione chiara di un concetto”.LA DANZA CONTEMPORANEA PROTAGONISTA A TORINO In cartellone otto rappresentazioni, di cui due prime assolute, una produzione TPE e due coreografie firmate da Mohovich. Grande attesa per Cultus di Roberto Zappalà, che apre la stagione il 10 febbraio al TPE Teatro Astra: un confronto sperimentale e astratto che mette in relazione la danza e la comunicazione verbale, evidenziando i punti di contatto e di contrasto tra la disciplina performativa e la parola.  L’11 marzo segue l’ultima creazione del coreografo keniota Anuang'a, dal titolo We are nomads, risultato della collaborazione con Lavanderia a Vapore, mentre il 23 e 24 marzo vanno in scena due prime assolute: La sagra della primavera di Roberta Ferrara e le emozioni danzate di Intimate Wonder, a firma di Paolo Mohovich.LA NUOVA STAGIONE DI PALCOSCENICO DANZA La stagione continua il 28 marzo con The hidden face of the moon di Dantzaz Konpainia, una pièce in tre parti: la nuova proposta di Giovanni Insaudo, Staff, apre una finestra su un gruppo di tecnici intenti a preparare uno spettacolo; mentre parla del mare Hondo di Paolo Mohovich; e infine Youth di Wubkje Kuindersma tratta l'eterna giovinezza interiore.  La primavera si apre invece con Invisibili, produzione TPE in scena dall’11 al 14 aprile, progetto multidisciplinare del francese Aurélien Bory fra teatro, musica e danza. A seguire, due ballerini di eccezione, Silvia Azzoni e l’ucraino Oleksandr Ryabko, danno vita a Echoes of life (23 e 24 aprile), mentre la rassegna si chiude in bellezza con i coreografi Simone Repele, Edoardo Cino, Tiziano Pilloni e Fernando Suels Mendoza, che si esibiscono in Made4You di Pompea Santoro (dal 10 al 12 maggio). [Immagine in apertura: photo Serena Nicoletti, Cultus]
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