La città di Parma celebra uno dei suoi “figli” più illustri: Franco Maria Ricci, al centro di un'intensa rassegna dedicata alla sua attività grafica e di editore. La mostra è in corso fino al 30 gennaio a Palazzo Pigorini.

Grafico, editore, collezionista e designer di successo. L'opera di Franco Maria Ricci ha toccato nell'arco di oltre mezzo secolo ambiti diversi del sapere, attestandosi come una delle esperienze creative e intellettuali più esemplari del Novecento italiano. Una nuova mostra inaugurata a Parma lo testimonia in maniera lampante, fornendo una squisita sintesi dell'intensa e poliedrica attività di questo grande protagonista della nostra cultura. L'OMAGGIO DI PARMA A FRANCO MARIA RICCI Realizzata in occasione di Parma Capitale della Cultura 2021, e organizzata dal Comune emiliano in collaborazione con la Fondazione Franco Maria Ricci, la rassegna – dal titolo Franco Maria Ricci. I segni dell'uomo – abbraccia l'intera eredità dell'editore (scomparso il 10 settembre dello scorso anno all'età di 83 anni). Sono diversi gli episodi che caratterizzano il percorso espositivo, a riprova degli innumerevoli interessi e dei traguardi raggiunti in vita da questo “maestro di stile”. IL PERCORSO ESPOSITIVO Curata da Giorgio Antei e Maddalena Casalis, e visitabile a Palazzo Pigorini fino al prossimo 30 gennaio, la mostra è un “viaggio” tra le immagini e le suggestioni riconducibili alla figura di Maria Ricci. Si parte dalle principali prove grafiche degli anni Sessanta e Settanta, segnate dalla progettazione di marchi, manifesti e campagne pubblicitarie (su tutti i loghi per Poste Italiane e Cariparma). Un “capitolo” speciale dell'itinerario di visita è inoltre dedicato al “colpo di fulmine” per Giambattista Bodoni (sua la ristampa del Manuale Tipografico), alle copertine di celebri collane editoriali quali I segni dell'uomo e La biblioteca blu, e al Labirinto della Masone – lo straordinario parco culturale costruito nei pressi di Fontanellato, in provincia di Parma. Caratterizzata dal forte impatto scenico, e dalla creazione di alcuni ambienti ispirati alle librerie di Franco Maria Ricci, la rassegna si sofferma infine sulla rivista "culto" FMR – manifesto del senso estetico e del pensiero dell'intellettuale parmense. IL RITORNO DI FMR Da molti considerata “la rivista più bella del mondo”, e oggi in procinto di rinascere con la pubblicazione di nuovi numeri, la storia di FMR è ripercorsa all'interno di una sala dedicata. Fondata nel 1982 con la volontà di raccontare e mostrare l’arte come non era mai stato fatto prima, la rivista si distinse nel tempo per l'eleganza della sua veste, la qualità dei contenuti e l'originalità delle scelte. Un oggetto editoriale simbolo della nostra tradizione, abbandonato nei primi anni Duemila e finalmente pronto a una seconda stagione proprio nelle prossime settimane: il primo numero della “nuova” FMR uscirà a dicembre, segnando il ritorno di uno degli esperimenti simbolo della nostra editoria. [Immagine in apertura: Franco Maria Ricci nella sua abitazione di Milano, anni Novanta]
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