Il 2022 è l'anno del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini: in tutto il Paese vengono promossi progetti espositivi ed editoriali, proiezioni, itinerari tematici, iniziative d'eccezione. Come "Luoghi Sconfinati", l’opera di teatro-architettura ideata e diretta dal regista Giancarlo Cauteruccio, che coinvolge tre quartieri periferici di Firenze.

Segue di pochi giorni l'apertura di Pier Paolo Pasolini. Tutto è santo. Il corpo poetico, la mostra in corso al Palazzo delle Esposizioni fino al 26 febbraio 2023, il debutto fiorentino di Luoghi Sconfinati. Dalla Capitale al capoluogo toscano, non conosce battute d'arresto l'omaggio corale che l'Italia intera sta tributando allo scrittore, regista e intellettuale che ha segnato il Novecento del Paese, promosso a cento anni dalla nascita.FIRENZE OMAGGIA PASOLINI A 100 ANNI DALLA NASCITA Ideato e diretto dal regista Giancarlo Cauteruccio, che è fondatore di Teatro Studio Krypton, il progetto Luoghi Sconfinati è un'opera di teatro-architettura che coinvolge tre aree periferiche del capoluogo toscano. Una dimensione, quella della periferia, particolarmente cara all'immaginario pasoliniano, che viene in questo specifico caso declinata secondo tre prospettive di analisi: umana, linguistico-artistica e, soprattutto, architettonico-urbana. Dopo il debutto, che ha avuto luogo lo scorso 21 ottobre nella Piazzetta Sansepolcro del quartiere Isolotto, Luoghi Sconfinati sarà riproposta a Novoli (Via Carlo del Prete, interno 3-91; domenica 23 ottobre, ore 20) e a Sorgane (Edificio G, Viale Benedetto Croce; venerdì 28 ottobre, ore 20). In ciascuno di questi luoghi, Teatro Studio Krypton propone un'azione di video mapping, basata su una composizione visuale in cui a essere evidenziati sono i concetti di margine, sconfinamento, deriva.LE PERIFERIE FIORENTINE RICORDANO PASOLINI L'opera è stata progettata all’interno del Laboratorio Sperimentale che Teatro Studio Krypton conduce da otto anni all'interno del Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze: un'esperienza che combina, con modalità uniche e sperimentali, i linguaggi del teatro contemporaneo e dell'architettura. Protagoniste d'eccezione dell'operazione sono le facciate di tre condomini delle periferie fiorentine, sottratti temporaneamente alla condizione di "luoghi marginali". Al progetto visuale si affiancano le musiche originali dei giovani compositori Marco Carbone e Vincenzo Maria Campolongo, in cui gli spettatori possono riconoscere la voce rielaborata di Pasolini, che così diviene parte integrante di quest'opera di narrazione. Esattamente come fatto dal poeta, pittore e drammaturgo nei decenni scorsi, ancora oggi le periferie urbane e umane meritano di essere osservate e analizzate in quanto riflesso della complessità della nostra epoca. [Immagine in apertura: Courtesy Teatro Studio Krypton]
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