Si rinnova, anche per l'estate e l'inizio dell'autunno 2022, l'appuntamento con la scopertura del prezioso pavimento marmoreo del Duomo di Siena. Opera di incomparabile bellezza e magistrale fattura, potrà essere ammirato in due fasi successive: fino al 31 luglio e per l'intero bimestre che va dal 18 agosto al 18 ottobre.

Torna uno degli appuntamenti più attesi dell'estate senese. Ancora una volta, in questo periodo dell'anno e fino al 18 ottobre prossimo, uno dei gioielli più preziosi del patrimonio artistico della Cattedrale di Siena torna eccezionalmente a svelarsi agli occhi dei visitatori. Stiamo parlando dell'eccelso pavimento del Duomo, capolavoro marmoreo di straordinario rilievo, alla cui realizzazione hanno contribuito maestranze artigiane e artisti di pregio – fra loro Pinturicchio, Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi – nell'arco di ben cinque secoli.DI NUOVO VISIBILE IL PAVIMENTO DEL DUOMO DI SIENA Descritto da Giorgio Vasari come il pavimento “più bello…, grande e magnifico… che mai fusse stato fatto", si potrà ammirare fino al 31 luglio prossimo e, in una successiva fase, dal 18 agosto al 18 ottobre 2022. Per coloro che sceglieranno di prenotare la visita, è previsto l'invio sul proprio smartphone dell’audioguida gratuita del complesso del Duomo, che permette di identificare le scene, i personaggi e le iscrizioni eseguiti, a partire dal Trecento, sull'intera superficie del pavimento, navate laterali, transetto e coro inclusi. Una carrellata di viste d'insieme e dettagli del capolavoro sono disponibili in questa ricca galleria fotografica.IL PAVIMENTO DELLA CATTEDRALE DI SIENA L'opera rappresenta una delle più significative realizzazioni eseguite con la tecnica del commesso marmoreo e del graffito; affronta una pluralità di tematiche. Dopo l'invito a rispettare la sacralità del luogo al quale si sta per accedere, ribadito nell'iscrizione posta all'ingresso della navata centrale (la cui traduzione in italiano è: "Ricordati di entrare castamente nel castissimo tempio della Vergine"), le tre navate offrono una panoramica di soggetti legati all'antichità classica e pagana. Nel transetto e nel coro il registro cambia: a essere raccontata è la storia del popolo ebraico; spazio anche agli episodi salienti legati alla vita di Cristo. Tante le curiosità, a cominciare dalla porzione del pavimento che è stata eseguita a mosaico, una circostanza che spinge gli storici a considerarla come la più antica parte dell'intero lavoro. Fra i tanti soggetti raffigurati non manca il simbolo di Siena, ovvero Lupa senese: secondo la leggenda la fondazione della città si deve infatti ad Aschio e Senio, figli di Remo. [Immagine in apertura: Pavimento del Duomo, Siena. Photo Bruno Bruchi]
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