Avviato nel 1994, quando Pistoletto scelse Pistoia per presentare il suo “Progetto Arte”, il legame tra l'artista di Biella e la città toscana si rinnova con un nuovo appuntamento espositivo. Una mostra diffusa che celebra l'arte, e il pensiero, di questo grande protagonista della tradizione italiana.

Era il 1994 quando Michelangelo Pistoletto presentò per la prima volta a Pistoia il suo Progetto Arte, il progetto utopico che invitava gli artisti a farsi carico delle proprie responsabilità politiche e sociali nei confronti del mondo (un pensiero costante nella carriera dello scultore, e definitivamente concretizzato con la realizzazione a Biella della sua Cittadellarte). A quasi tre decenni da quello storico evento, che segnò senz'altro un momento di svolta nella parabola professionale di Pistoletto, l'artista piemontese torna ora nella città toscana, ribadendo il suo legame con il territorio. Succede con Pistoletto Pistoia. Costellazione: 5 passi tra creazione e memoria, la mostra diffusa che a partire da oggi (25 giugno) abiterà diversi palazzi storici e luoghi pubblici del capoluogo. Un progetto complesso e diramato, dunque, che punta a veicolare azioni in maniera capillare, estendendo oltre i limiti del museo il pensiero “impegnato” di questo grande protagonista dell'arte italiana. I LUOGHI DELLA MOSTRA Visitabile fino al 25 settembre, il progetto espositivo (curato da Monica Preti) coinvolge edifici di straordinario valore storico e identitario di Pistoia: dall’Antico Palazzo dei Vescovi alla Chiesa di San Leone, dalla Biblioteca Fabroniana al Museo del Novecento e del Contemporaneo di Palazzo Fabroni, e l’Osservatorio Astronomico della Montagna pistoiese. Ognuno di questi posti è scelto come “dimora” per alcune delle opere più iconiche dell'artista, allestite in dialogo con gli ambienti, e soprattutto con l'obiettivo di esaltare uno dei temi più cari a Pistoletto: ovvero il dialogo tra le epoche e il confronto con la memoria del luogo. LE OPERE DI MICHELANGELO PISTOLETTO Le opere sono numerose, molte delle quali ben note al pubblico. Si passa dalla Venere degli Stracci (esposta presso una delle sale medievali dell'Antico Palazzo dei Vescovi) a Love Difference – Mar Mediterraneo (il grande tavolo specchiante che rappresenta il Mar Mediterraneo contornato di sedie provenienti dai diversi Paesi che vi si affacciano); da Tempo del Giudizio (l’installazione che rappresenta un tempio in cui le quattro grandi religioni – Cristianesimo, Buddismo, Islamismo, Ebraismo – sono condotte a riflettere su se stesse) a Porta Segno Arte (figura formata dall’intersezione di due triangoli, in cui si inscrive idealmente un corpo umano con le braccia alzate e le gambe divaricate). A queste si aggiungono una serie di lavori appositamente creati per l'occasione, e una perfomance collettiva che sarà realizzata insieme alla comunità nel territorio della Valdinievole, nei pressi dell’oasi naturale del Padule di Fucecchio. LE PAROLE DELLA CURATRICE “Abbiamo scelto di collocare le opere in cinque edifici di forte valore storico-identitario, in cui – instaurando un dialogo tra passato e presente – esse possano, secondo le intenzioni del Maestro, 'indicarci visioni future necessarie per il nostro vivere di individui come parte di una comunità'”, ha commentato la curatrice Monica Preti. “Piuttosto che tappe, o fermate, o stazioni, abbiamo chiamato “passi” i luoghi della mostra. I passi raccontano un camminare lento e virtuoso, narrano di una strada da percorrere ma anche di un avanzamento. Suggeriscono una sfida o comunque un impegno. Un movimento e non una stasi. Dunque i passi che congiungono questo inedito percorso espositivo disegnano una nuova mappa della città che unisce fisicamente presente e memoria”. [Immagine in apertura: veduta della mostra Pistoletto Pistoia. Costellazione: 5 passi tra creazione e memoria, 2022, Pistoia. Antico Palazzo dei Vescovi, Pistoia. Courtesy Pistoia Musei Foto Pierluigi Di Pietro.Venere degli stracci, 1967–2013 Polistirene, resina, acrilico, stracci, 300 x 4050 x 150 cm]
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