I podcast dedicati alle case museo milanesi

“Ascolto il tuo cuore, città”: con questa espressione, usata come titolo di un suo libro, l'artista Alberto Savinio, fratello di Giorgio de Chirico, si rivolgeva a Milano. Il suo capolavoro Annunciazione è una delle meraviglie che attendono chi visita la casa museo Boschi Di Stefano, a pochi passi dal centralissimo Corso Buenos Aires. Oggi è possibile scoprire la storia di questa e delle altre straordinarie case museo di Milano all'interno di una serie di podcast pensata per turisti, nuovi e vecchi residenti e semplici appassionati. Milano è infatti una città che va assaporata a poco a poco: solo con la pazienza flâneur sarà possibile lasciarsi incantare da luoghi sorprendenti e inattesi. LE CASE MUSEO DI MILANO IN VERSIONE PODCAST Lo straordinario patrimonio storico, artistico e culturale della città spesso è nascosto da facciate austere, che nulla lasciano trapelare della magnificenza di cui sono custodi. Le numerose case museo cittadine sono l'esempio perfetto di questa caratteristica unica, ed ecco perché il Museo Bagatti Valsecchi, la Casa Museo Boschi Di Stefano, la Villa Necchi Campiglio, bene FAI, e il Museo Poldi Pezzoli, che insieme formano il Circuito delle Case Museo di Milano, hanno deciso di unire le forze per offrire al pubblico una chiave interpretativa della città attraverso i podcast intitolati ListenToMI e AscoltaMI, fruibili sulle principali piattaforme e sul sito delle Case Museo. ALLA SCOPERTA DI MILANO I podcast offrono una serie di percorsi culturali presentati da 21 guide d'eccezione tra arte contemporanea, architettura, design, moda, musica e letteratura. ListenToMI è sia in lingua italiana sia in inglese. Ogni mese sarà pubblicato un episodio, che andrà ad aggiungersi al primo, già disponibile, dedicato all'arte contemporanea. AscoltaMI è un podcast didattico pensato per i nuovi cittadini non madrelingua con lo scopo di aiutarli nel percorso di apprendimento della seconda lingua attraverso un itinerario alla scoperta della città. [Immagine in apertura: Museo Bagatti Valsecchi, Sala Bevilacqua. Photo credits Ruggero Longoni]