Torna l’appuntamento con il "PopUp Festival", l’iniziativa che dal 2008 porta l’arte urbana nel cuore delle Marche, a Osimo: con una mostra, installazioni e wallpainting monumentali, la rassegna porta in città i grandi nomi della street art italiana.

Fino all’8 ottobre l’arte urbana “inonda” Osimo con installazioni, stencil poster, poster art e persino una mostra che punta i riflettori sui protagonisti italiani della street art. Con la direzione artistica di PopUp Studio, promosso dall’Associazione MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee di Osimo, il PopUp Festival si articola tra l’esposizione a Palazzo Gallo e numerosi interventi nel centro storico.LA MOSTRA A PALAZZO GALLO Punta di diamante della manifestazione è PopUp Attitude, il progetto espositivo che fino all’8 ottobre anima le sale di Palazzo Gallo. A cura di Monica Caputo e Gian Guido Grassi, il percorso espositivo conta oltre settanta opere e si articola in due parti.  La prima, suddivisa a sua volta in quattro sezioni dedicate ad altrettante tendenze nell’arte urbana – spray art, astrattismo, muralismo figurativo e writing – raccoglie la produzione di quattro artisti rappresentativi: Eron, Sten Lex, Gruppo OK, Ericailcane. La seconda parte, invece, ha l’obiettivo di tracciare una storia dell’arte urbana, dalla genesi all’esplosione di un vero e proprio fenomeno culturale che cambia il volto delle città, attraverso il lavoro degli artisti che dal 2008 hanno collaborato con il festival: 2501, Basik, Allegra Corbo, Etnik, Joys, M-city, Moneyless, Muz, Peeta, Run, Twoone e Luca Zamoc. Infine, negli spazi esterni del palazzo settecentesco, Giorgio Bartocci propone l’opera site-specific Donna forma.GLI INTERVENTI NEL CENTRO STORICO L'iniziativa prosegue con installazioni artistiche disseminate per tutta la città. Tra queste, due sono opere temporanee visibili fino all’8 ottobre – un monumentale stencil poster di Sten Lex e la poster art del collettivo artistico La Fulmine –, mentre gli altri sono interventi permanenti che riscrivono l’identità visiva della città, dalle facciate di un capannone industriale agli interni di una casa di riposo, dal mercato pubblico fino alla funicolare. [Immagine in apertura: foto Angelica Muzzi]
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