Annunciato il progetto per la realizzazione del più grande polo culturale d’Australia dai tempi della Sydney Opera House: il taglio del nastro della Powerhouse Parramatta dovrebbe avvenire entro il 2025.

A qualche mese dall'apertura dell’estensione della Art Gallery of New South Wales e dal concorso per il rinnovamento del Powerhouse Ultimo, dall'Australia arriva la notizia di un nuovo e ambizioso progetto a trazione culturale. Si tratta della Powerhouse Parramatta, che sorgerà entro il 2025 sulla riva sud dell’omonimo fiume nella zona occidentale di Sydney. L’area individuata per la costruzione è estremamente particolare, in quanto per oltre 60mila anni è stata occupata dal popolo Burramattagal, un clan dei Dharug che per primo si insediò lungo il corso d'acqua. Il museo mira a rigenerare questa zona, che sta rapidamente attirando una popolazione giovane, e a stabilire profonde connessioni con la sua identità e con la comunità indigena.UN NUOVO GRANDE POLO MUSEALE IN AUSTRALIA Il progetto dell’edificio, per il quale si prevede un budget complessivo di 915 milioni di dollari australiani (circa 550 milioni di euro), è stato assegnato tramite concorso nel 2019 allo studio di architettura franco-giapponese guidato da Nicolas Moreau e Hiroko Kusunoki. Moreau Kusunoki Architectes sta lavorando a questa complessa operazione, considerata come la più vasta del Paese dai tempi della costruzione della Sydney Opera House, al fianco dello studio australiano Genton. Insieme hanno sviluppato una struttura museale che mira a rivoluzionare l’esperienza di visita, con un'attenzione specifica per la sostenibilità. L'edificio è costituito da due volumi rettangolari, uno più alto dell'altro, attraversati da un percorso che connetterà la città al fiume. Il cosiddetto "esoscheletro" con il quale il museo si presenta all’esterno è un reticolo in acciaio bianco, articolato secondo tre livelli di complessità, con un peso (visivo ed effettivo) che si riduce procedendo verso l'alto. Si tratta di un'impostazione geometrica messa a punto per diminuire la quantità di materiale necessario per "sostenere il carico fisico" dell'edificio.IL POWERHOUSE PARRAMATTA DI SYDNEY Più in generale, l'obiettivo è quello di dare vita a un’istituzione culturale innovativa, capace di ridefinire la pratica e la cultura museale contemporanea. Il focus non è posto, come nella museologia del XX secolo, sulla dimensione pedagogica, ma su quella intima e soggettiva dell’esperienza personale. Priorità, dunque, alla flessibilità, che negli interni sarà garantita da sette grandi spazi espositivi (ribattezzati Presentation Spaces), ciascuno dei quali con caratteristiche proprie e con analogie tecniche-funzionali. Altre a conservare ed esporre gli oltre 500mila pezzi della Powerhouse Collection, il polo museale ospiterà a mostre e installazioni immersive temporanee. Intima, tattile, semplice e a misura d’uomo è l'atmosfera che l'intervento architettonico punta a generare. [Immagine in apertura: Artist impression, Powerhouse Paramatta, designed by Moreau Kusunoki and Genton © Moreau Kusunoki]
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