Dal 22 febbraio scorso, nella capitale della Repubblica Ceca gli appassionati di arte e cultura possono visitare la Kunsthalle Praha. "Kinetismus: 100 Years of Electricity in Art", la mostra inaugurale dell'istituzione, esplora il ruolo dell'elettricità nelle pratiche artistiche dall'inizio del XX secolo fino ai giorni nostri.

È un messaggio di solidarietà rivolto alla popolazione ucraina ad accompagnare l'apertura al pubblico della nuova Kunsthalle Praha. Inaugurata lo scorso 22 febbraio, l'istituzione culturale sorta nel cuore di Praga ha infatti voluto esprimere, attraverso i propri canali digital, la propria vicinanza al Paese: "Dopo un viaggio lungo sette anni verso l'apertura della Kunsthalle Praha, non è possibile per noi esprimere solo gioia. Non nei giorni in cui la Russia ha promosso un'invasione militare dell'Ucraina. È un momento doloroso per l'intero mondo democratico. Dalla nostra esperienza sappiamo quanto fragili possano essere la libertà e la vita umana. L'arte, proprio come l'umanità, ha bisogno di respirare liberamente e di vivere in libertà per esistere. Il violento attacco delle forze armate della Federazione Russa contro l'Ucraina libera nega completamente questi valori", si legge nella nota diffusa attraverso il sito ufficiale e i profili social. INIZIA L'ERA DELLA KUNSTHALLE PRAHA Promossa dalla Pudil Family Foundation, organizzazione non profit fondata dal 2014 da Petr Pudil e Pavlína Pudil per sostenere l'arte contemporanea in tutte le sue declinazioni, la Kunsthalle Praha nasce con l'obiettivo di sondare le traiettorie dell'arte del XX e del XXI secolo in Europa centrale e nella Repubblica Ceca. Il risultato è uno spazio senza precedenti per la città, che, puntando su una visione interdisciplinare e sulla dimensione internazionale, proporrà fino a otto mostre annuali. A cominciare da Kinetismus: 100 Years of Electricity in Art, la rassegna inaugurale che resterà aperta fino al 20 giugno 2022. Diretta da Ivana Goossen, l'istituzione ha fissato la propria sede nell'ex Zenger Transformer Station, un complesso simbolo della storia industriale di Praga. Sotto la guida dello studio di architettura locale Schindler Seko Architects, l'edificio è stato riconvertito alla nuova funzione, preservando, laddove possibile, gli elementi identitari e di rilievo storico. Nel complesso la Kunsthalle dispone di 5.700 metri quadrati, di cui 1.300 destinati alle esposizioni; sono inoltre presenti un negozio di design, un bistrot e una caffetteria con una terrazza panoramica sulla collina di Petřín e sul Castello di Praga. Oltre alle mostre temporanee, in questo spazio avranno luogo workshop, eventi culturali e iniziative a carattere educativo. UN SECOLO DI ELETTRICITÀ NELL'ARTE IN MOSTRA La storia espositiva della Kunsthalle prende dunque avvio con Kinetismus: 100 Years of Electricity in Art, che analizza come il ricorso all'elettricità abbia inciso sull'evoluzione dell'arte del Novecento; nello stesso tempo, la mostra celebra la funzione originaria dell'edificio. Man Ray, Refik Anadol, Marcel Duchamp, Olafur Eliasson, Ryoji Ikeda, William Kentridge, Shilpa Gupta, László Moholy-Nagy e teamLab sono alcuni degli artisti scelti dai curatori per questo progetto, che include oltre 90 opere. Parallelamente debutta l'installazione site specific Cabinet of Electrical Curiosities dell'artista concettuale Mark Dion, destinata a essere esposta in forma permanente. [Immagine in apertura: Exterior view of the Kunsthalle Praha. Photography by Lukáš Masner]
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