Al Museo Diocesano va in scena, fino al 28 gennaio 2024, una nuova esposizione dedicata alla tradizione del presepe. Una serie di quaranta opere, tra cui quelle bucoliche di Francesco Londonio e il suo celebre "Presepe del Gernetto", ripercorrono la storia di una delle tradizioni e delle forme d'arte più affascinanti di sempre.

L'affascinante e magica tradizione natalizia del presepe di carta “invade” gli spazi del Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano, in occasione di una nuova mostra dedicata alla storia di questa particolare forma d'arte.  Intitolata Francesco Londonio e la tradizione dei presepi di carta, e visitabile fino al 28 gennaio 2024, l'esposizione raduna una serie di quaranta opere, tra grafiche e dipinti, alcune delle quali realizzate da uno dei più influenti artisti del Settecento, Francesco Londonio, celebre per i suoi lavori legati ai temi bucolici e “padre” dell'iconico Presepe del Gernetto, attualmente conservato proprio all'interno del Museo Diocesano meneghino.IL PRESEPE IN MOSTRA AL MUSEO DIOCESANO Curato da Alessia Alberti, il percorso espositivo prende avvio con un nucleo di dipinti, studi e disegni di Londonio interamente dedicati al mondo pastorale: una raccolta di opere che, provenienti direttamente dalla Pinacoteca e dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, restituiscono una completa visione dello stile del maestro milanese, caratterizzato da inconfondibili ambientazioni agresti.  Oltre a una selezione di acqueforti incentrate sul mondo bucolico e diverse cartoline di auguri di varie epoche, la rassegna raduna anche i vari presepi di carta dell'artista lombardo, che non solo sancirono la nascita di un nuovo stile artistico, ma inaugurarono anche una nuova tradizione: quella di ritagliare le rappresentazioni in carta della Natività.  A coronare l'itinerario della mostra è, infine, il celebre capolavoro del Presepe del Gernetto, esposto per la prima volta a seguito di una complessa operazione di restauro. Probabilmente commissionata dal conte Giacomo Mellerio intorno agli anni Sessanta-Settanta del Settecento, l'opera è costituita da circa sessanta figure dipinte a tempera su carta e cartoncino sagomati: tra queste spiccano la Sacra Famiglia, i Magi, i pastori, e poi diversi contadini, fanciulli e animali.LA TRADIZIONE DEL PRESEPE DI CARTA Fu proprio la produzione di Francesco Londonio a dare avvio a questa nuova forma d'arte. I presepi di carta iniziano a diffondersi in Lombardia nel Settecento, continuando ad affascinare il pubblico fino all'inizio del XX secolo, come documentano le opere della Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli. Gli esemplari più antichi, incisi all'acquaforte e colorati a mano, risalgono proprio al tempo di Londonio, i cui paesaggi bucolici e pastorali hanno ispirato intere generazioni di artisti successivi, affermandosi come un insostituibile modello da seguire. [Immagine in apertura: Francesco Londonio (Milano 1723 - 1783), Pastore che beve, pastora con cesto di uova, asino, pecore e capre, seconda metà del XVIII secolo (entro il 1762), olio su tela, 46 × 63,5 cm, Milano, Castello Sforzesco, Pinacoteca]
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