"Ripensamenti d'artista" è la campagna digitale – aggiornata settimanalmente dal Ministero della Cultura – ideata per raccontare le trasformazioni, le incertezze e i pentimenti che hanno accompagnato, dall'ispirazione iniziale fino alla realizzazione finale, i capolavori dell'arte.

Il Ministero della Cultura propone – grazie a musei, biblioteche e archivi che hanno svolto un accurato lavoro di ricerca all’interno delle proprie collezioni – un nuovo viaggio digitale alla scoperta di un lato affascinante del nostro patrimonio culturale. Ripensamenti d'artista è, infatti, la campagna tutta virtuale che racconta i tormentati processi creativi nascosti dietro i capolavori dei più grandi maestri della storia dell'arte e di celebri poeti italiani; un racconto fatto di bozzetti preparatori, scarabocchi, note a margine e macchie di inchiostro. Correzioni, incertezze o totali sostituzioni percepibili a occhio nudo e ben evidenti su tele e fogli di lavoro, oppure scovate grazie a certosini lavori di restauro o ad avanzate e innovative tecniche diagnostiche applicate alle opere d’arte. I RIPENSAMENTI DEGLI ARTISTI Ogni settimana, sui canali social del Ministero, la campagna viene arricchita da contribuiti narrativi di due diverse tipologie: un filone è dedicato alle arti figurative, mentre l'altro è incentrato sul mondo della scrittura. Il primo racchiuderà tutti i segreti che si nascondono sotto gli strati pittorici dei più famosi capolavori del mondo, e mostrerà gli studi preparatori e i primi bozzetti di celebri sculture, monumenti e progetti architettonici realizzati poi in maniera molto diversa da come erano stati originariamente concepiti. Il secondo filone narrativo descrive, invece, le revisioni e le rielaborazioni, attraverso correzioni e cancellature, dei capolavori della letteratura italiana. RIPENSAMENTI TRA ARTI VISIVE E LETTERATURA Tra i ripensamenti d’artista svelati dalla campagna digitale troviamo, ad esempio, il celebre romanzo L’Edera del Premio Nobel per la Letteratura Grazia Deledda che, come dimostrano i bozzetti originali dell’autrice conservati presso la Biblioteca Nazionale di Sassari, pare dovesse inizialmente chiamarsi Romanzo Sardo; ma anche la prima bozza ricca di versi cancellati e inedite strofe della poesia Il poeta solitario di Giovanni Pascoli o le numerose rivisitazioni, conservate nella Biblioteca Nazionale di Napoli, delle ottave del canto 46 dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Tra i numerosi ripensamenti pittorici proposti dalla campagna MiC, scopriamo, inoltre, che l’animale mitologico tenuto tra le mani dalla Dama col liocorno di Raffaello originariamente rappresentava un cagnolino, oppure che lo sfondo nell’opera di Caravaggio Cena in Emmaus, conservata nella Pinacoteca di Brera, inizialmente era occupato da un paesaggio. [Immagine in apertura: Ripensamenti d’artista 2022. Raffaello, Madonna del Granduca, opera originale, disegno preparatorio e radiografia, 1506-1507 ca. Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi, Firenze]
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