Il lato nascosto di David Lynch

Dall’infanzia nella tranquilla provincia americana fino all’arrivo a Philadelphia, le tappe del percorso che ha portato Lynch a diventare uno dei più enigmatici e controversi registi del cinema contemporaneo sono raccontate dal film David Lynch: The Art Life, in onda su Sky Arte giovedì 20 gennaio. Diretta da Rick Barnes, Jon Nguyen e Olivia Neergaard-Holm, la pellicola consente al pubblico di avvicinarsi alla storia e alla poetica di Lynch in maniera inedita, illuminandone i risvolti meno noti. Il film è l’esito di un lavoro lungo e minuzioso, durante il quale i registi hanno seguito Lynch nei suoi studi, nelle gallerie d’arte, nei laboratori di scultura e pittura, ovvero nei luoghi dove il regista americano da anni dà sfogo alla sua potente carica artistica. Grazie a una fortunata campagna di crowdfunding il film ha potuto prendere forma, anche per merito dell’importante contributo offerto dai tantissimi fan di Lynch. Ritratto nel suo studio sulle colline sopra Hollywood, Lynch racconta aneddoti dal proprio passato, come fossero scene cinematografiche. La pellicola mette anche in evidenza le paure, le contraddizioni e gli sforzi che Lynch ha dovuto superare durante la propria carriera, incontrando le persone che hanno avuto un ruolo chiave nella sua formazione. Appare così evidente che fin da ragazzo Lynch vedesse il mondo in modo diverso, assimilandone le ombre e impiegando i propri sogni fino a creare gli affreschi visionari che hanno ipnotizzato gli spettatori di tutto il mondo. Questo film è dedicato alla figlia più giovane di Lynch ed è concepito come un diario privato tra i due, rivelando così il lato più personale di un’icona della settima arte.