Arte e terremoti

Un racconto per immagini dedicato al legame fra comunità umane, fenomeni naturali, creazione artistica e tutela, incrinato dalla violenza dei terremoti e ogni volta ricostruito con speranza e volontà, è il cuore pulsante di ArtQuake – L’arte salvata, il documentario in onda su Sky Arte lunedì 25 ottobre. Esperti di diverse discipline e testimoni degli eventi approfondiscono il concetto di ricostruzione, sottolineando l’importanza di quest’ultima nel recupero delle trame sociali messe a dura prova dal dramma del sisma. Anche il patrimonio artistico rientra spesso fra le “vittime” delle catastrofi naturali e una panoramica sulle zone colpite da terremoti più o meno recenti contribuisce a evidenziare la necessità di azioni di salvaguardia prima e di restauro poi. Da Amatrice al “bunker” di Spoleto e al Palazzo ducale di Sassuolo, dove sono conservate le opere in attesa di trovare di nuovo il loro posto, in seguito al sisma che ha colpito il Centro Italia nel 2016 e a quello in Emilia nel 2012; dal celeberrimo recupero delle vele della Basilica Superiore di Assisi fino al restauro della Basilica di Collemaggio all’Aquila, sono molteplici gli esempi che insistono sul desiderio di rispondere alla furia dei terremoti anche attraverso la difesa del patrimonio creativo. Non manca un focus sulla realizzazione di opere d’arte ex novo, narrate da Achille Bonito Oliva che guida il pubblico alla scoperta della mostra Terrae Motus, allestita alla Reggia di Caserta nel 2013, e di Gibellina, dove spicca il Grande Cretto di Burri. Senza dimenticare le riflessioni di professionisti del calibro di Emanuela Guidoboni, sismologa storica, Oriana Sartriani, restauratrice dell’Opificio delle pietre dure di Firenze, e dello storico dell’arte Claudio Strinati.