Alighiero Boetti, sciamano e showman

Fin dal nome, trasformato, agli inizi degli anni Settanta, in Alighiero e Boetti, l’artista si muove sempre in un gioco di specchiamenti. Il gioco della congiunzione include l’uomo e l’artista, il sud e il nord, l’ordine e il disordine, necessità e caso, spirito e materia. Alighiero e Boetti riesce a essere contemporaneamente sciamano e showman. Accostando le testimonianze di famigliari, storici dell’arte e artisti a immagini di repertorio e alle coloratissime opere, il documentario in onda su Sky Arte martedì 29 giugno ripercorre la breve e folgorante parabola di Boetti: gli inizi contrassegnati dall’adesione al movimento dell’Arte Povera, il fermento creativo degli anni Settanta, in cui nascono i suoi capolavori, il successo arrivato a cavallo tra i due decenni successivi e la postuma consacrazione tra maestri della creatività. La pellicola evoca uno dei procedimenti più iconici di Boetti: la quadratura utilizzata nei suoi famosi arazzi. Grazie alla grafica animata, le 16 lettere del nome Alighiero e Boetti diventano 16 parole chiave che scandiscono i capitoli del documentario. Un omaggio alla vitalità del pensiero, all’intelligenza velocissima e alla grandezza dell’opera di un artista che ha saputo rendere il quotidiano oggetto dell’arte e veicolo di bellezza.