Il terremoto attraverso gli occhi di Čechov

Affiancando le prove e la tournée dello spettacolo tratto da Zio Vanja di Anton Čechov fino alla replica al teatro ridotto de L’Aquila, Vinicio Marchioni, nel docu-film Il terremoto di Vanja, in onda su Sky Arte domenica 5 settembre, ci accompagna nella provincia italiana distrutta dal terremoto e nei luoghi dello scrittore russo. Due anni di riprese nei maggiori teatri italiani, nelle zone terremotate di Onna, Poggio Picenze, L’Aquila, nella provincia marchigiana, dieci giorni di riprese in Russia. Marchioni mostra il dietro le quinte del suo fare teatro, insegue la sua passione/ossessione per Čechov fino ai luoghi più importanti nella vita dello scrittore russo. La pellicola indaga l’immobilità italiana post-terremoto grazie allo sguardo tragicomico di Čechov, mostrando al pubblico la straordinaria forza umana dello scrittore e riportando l’attenzione sulle persone che ancora oggi combattono contro i danni subiti da quei tragici eventi. Complici il dialogo ideale tra Marchioni e Čechov ‒ a cui ha prestato la voce Toni Servillo –, l’alternanza dei luoghi e delle situazioni filmate ora a colori, ora in bianco e nero e i contributi di Andrej Končalovskij, Gabriele Salvatores e Fausto Malcovati, il documentario prende per mano lo spettatore e lo conduce in un molteplice viaggio: all’interno del lavoro teatrale, nei luoghi del terremoto, nelle parole e nell’anima di Anton Čechov, mescolando generi e linguaggi.