Si è conclusa la seconda residenza d’artista nell'ambito del progetto Marea Art Project, ospitata tra Positano e Amalfi, nella casa di Praiano di Carol e Sol LeWitt. L’edizione di quest’anno, intitolata Marea 22, ha visto la partecipazione degli scrittori Flavio Nuccitelli e Luca Starita.

In costiera amalfitana si è da poco conclusa Marea 22, la seconda edizione di Marea Art Project, il programma di residenze artistiche nazionali e internazionali nato da un’idea del cultural manager Roberto Pontecorvo e della storica dell’arte Imma Tralli, con la consulenza scientifica di Stefano Collicelli Cagol. Dal 25 marzo al 15 aprile lo scrittore e sceneggiatore Flavio Nuccitelli e lo scrittore e drammaturgo Luca Starita hanno infatti soggiornato nel paese di Praiano, ospitati nella suggestiva Casa L’Orto, dimora di Carol e Sol LeWitt, esponenti del Minimalismo e tra i fondatori dell’arte concettuale. IL PROGETTO DI RICERCA DI MAREA 22 Durante la residenza in costiera amalfitana, Flavio Nuccitelli e Luca Starita hanno lavorato alla sceneggiatura di un film liberamente tratto dal romanzo La tesi dell’ippocampo. Per l'esattezza, la storia del film inizia laddove il libro, scritto nel 2018 proprio da Luca Starita, termina. Il protagonista del romanzo si ritrova così a fuggire in un piccolo borgo della costiera amalfitana e lì, grazie all’incontro con gli abitanti locali, si troverà a fare i conti con un ingombrante passato e con la sua continua necessità di fuggire dai luoghi e dalle persone. Sarà proprio la vita in costiera, con il suo tempo lento e salvifico, che permetterà al giovane di riappacificarsi con sé stesso e con la vita. LA RESIDENZA D’ARTISTA A CASA L’ORTO Entrambe le edizioni del programma di residenze artistiche Marea Art Project si sono svolte nel paese di Praiano, nei pressi dell’antica torre di avvistamento spagnola di Torre a Mare, in quella che era la casa di famiglia di Carol LeWitt, moglie di Sol LeWitt. La dimora, costruita nel Settecento, è chiamata Casa L’Orto in quanto l’artista, utilizzando i tredici scenografici terrazzamenti che circondano la casa, vi allestì un grande orto biologico. Quando Sol LeWitt cominciò a frequentare negli anni Settanta il borgo di pescatori di Praiano, innamorandosi della pace e della tranquillità del posto, decise di aprire la dimora anche ad artisti e intellettuali. Pensò così di realizzare una serie di interventi site specific come le sue celebri sculture-installazioni tridimensionali che, tuttavia, a causa dei rigidi vincoli paesaggistici a cui la casa era soggetta, rimasero solo un sogno. Riuscì però a far erigere due grandi murali interni, visibili ancora oggi e terminati  il giorno della sua morte, avvenuta a New York l’8 aprile 2007. [Immagine in apertura: Flavio Nuccitelli e Luca Starita nel salone di Casa L'Orto a Praiano. Courtesy Marea Art Project]
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