La grandiosa operazione di restauro del gruppo scultoreo di piazzale Michelangelo, a Firenze, si avvia alla sua conclusione. Cominciato lo scorso luglio, il progetto di riqualificazione e pulitura della copia in bronzo del “David”, del suo basamento in marmo e delle quattro “Allegorie” delle Cappelle medicee in San Lorenzo terminerà a inizio gennaio prossimo.

Avere la fortuna di vivere in un Paese come il nostro, così ricco di opere dal valore inestimabile, comporta anche la doverosa responsabilità di prendersi cura del suo patrimonio artistico e culturale. Nell’ottica di salvaguardare le numerose ricchezze del suo territorio, il Comune di Firenze ha dato il via – quest’anno – a un importante progetto di restauro di alcuni capolavori in suo possesso.  Un programma ambizioso, che presto riguarderà anche i gruppi scultorei di piazza della Signoria, ovvero la copia del David di Michelangelo, l’Ercole e Caco di Baccio Bandinelli, la copia di Giuditta e Oloferne di Donatello e la statua equestre di Cosimo I de’ Medici del Giambologna.  IL RESTAURO DEL GRUPPO SCULTOREO DI PIAZZALE MICHELANGELO Protagonista di questa prima fase del grande progetto di restauro è il complesso scultoreo di piazzale Michelangelo: lo storico gruppo di statue in bronzo che si erge sulla suggestiva terrazza panoramica del Poggi. Progettato nella seconda metà dell’Ottocento dall’architetto Giuseppe Poggi – in occasione del piano di espansione della città di Firenze –, il monumento si compone di quattro copie delle celebri Allegorie delle Cappelle medicee in San Lorenzo disposte intorno a un alto basamento in marmo sul quale è collocata una copia del David di Michelangelo. Il consistente lavoro di pulitura e riqualificazione dell’intero complesso, il cui termine è previsto entro la fine del 2021, si presenta come il primo intervento scientifico mai compiuto su di esso: un lavoro, a cura di Cooperativa Archeologia, che si è avvalso sia di approfondite indagini endoscopiche eseguite per esaminare l’integrità del David sia di ricerche diagnostiche (portate avanti in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche) per controllare tanto la composizione della lega in bronzo quanto il livello di ossidazione provocato dagli agenti atmosferici. L’iniziativa riporterà presto il David, e il suo supporto, a un aspetto molto simile a quello originale, restituendo alla scultura una colorazione lievemente più scura rispetto a quella attuale. Come afferma il sindaco e assessore alla cultura, Dario Nardella: “Il 'David' bronzeo di piazzale Michelangelo è uno dei simboli di Firenze e vigila dall’alto sull’intera città. Questo restauro consente un’importantissima valorizzazione del bene, così esposto agli agenti atmosferici, ed è un segnale forte di ripartenza e di speranza dopo la pandemia". UN CANTIERE APERTO AL PUBBLICO Con l’intenzione di rendere sia i cittadini sia i turisti maggiormente consapevoli dell’importanza di questa iniziativa, l’intero intervento è stato reso accessibile al pubblico attraverso il progetto Cantiere come evento: un’idea alternativa di cantiere che coinvolge il fruitore all’interno di un’esperienza di visita interattiva e altamente didattica, grazie anche all’affissione di appositi pannelli informativi. [Immagine in apertura: Photo courtesy Cooperativa Archeologia]
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