Ca’ Rezzonico, sede del Museo del Settecento veneziano, riapre le porte ai visitatori dopo l’intervento di restauro dovuto ai danni arrecati dall’acqua alta del novembre 2019. Dal prossimo mese ospiterà anche la mostra temporanea "Lino Tagliapietra. L’origine del viaggio".

A qualche giorno dall'avvio dei lavori nella Basilica di San Marco, a Venezia torna ad accogliere i visitatori Ca’ Rezzonico: la sede del Museo del Settecento veneziano riapre il 28 giugno, dopo un anno di restauri. Lo storico palazzo fu commissionato dalla famiglia Bon a metà del Seicento all'architetto Baldassarre Longhena, il progettista artefice negli stessi anni di Ca’ Pesaro e della Basilica della Salute. Dopo varie vicissitudini e passaggi di proprietà, il palazzo venne acquistato dal Comune di Venezia nel 1935: in seguito alle necessarie opere di adattamento funzionale, il 25 aprile 1936 la sede museale dedicata al Settecento fu ufficialmente inaugurata. IL RESTAURO DI CA’ REZZONICO DOPO L’ACQUA ALTA DEL 2019 L'intervento si è focalizzato sul piano terra di Ca’ Rezzonico, danneggiato dall'acqua alta del 12 novembre 2019, che raggiunse i 187 centimetri inondando quasi la totalità della città. A rendere possibile le operazioni è stata una donazione di 450.000 euro. Oltre al restauro delle opere del livello compromesso dalla drammatica inondazione, i lavori hanno portato all'ampliamento della collezione, con integrazioni dai depositi e dalle donazioni private, al riassetto completo dell’illuminazione del Gabinetto dei disegni e delle stampe della Fondazione Musei Civici di Venezia (ospitato dal 2021 nel mezzanino di Ca’ Rezzonico), oltre che alla messa in sicurezza del giardino e alla ridefinizione dei servizi di accoglienza. L’AMPLIAMENTO DELLA COLLEZIONE DEL SETTECENTO "La collezione permanente si arricchisce di alcune opere custodite per decenni nei depositi, come le sculture di Antonio Corradini e Giovanni Maria Morlaiter e i dipinti raffiguranti Battaglie di Francesco Guardi",  ha precisato Alberto Craievich, responsabile della sede museale. "Ma non solo: sarà infatti possibile ammirare anche acquisizioni recentemente donate da privati quali il cassettone intarsiato del celebre ebanista lombardo Giuseppe Maggiolini, datato e firmato «Parabiago 1799», dono di Giuseppe Scalabrino in ricordo di Gerolamo Borsani", ha aggiunto Craievich. A partire dal 14 luglio prossimo, infine, Ca’ Rezzonico accoglierà la mostra Lino Tagliapietra. L’origine del viaggio, che fino al 25 settembre 2023 ripercorrerà quasi 80 anni di produzione artistica in vetro del maestro muranese.[Immagine in apertura: Salone da ballo, Ca' Rezzonico (Fondazione Musei Civici di Venezia), Venezia. Courtesy of Fondazione Musei Civici di Venezia. Photo Matteo de Fina]
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