Una delle più importanti collezioni d'arte del Novecento viene restituita al pubblico: dopo i lavori di manutenzione straordinaria, è stata riaperta da pochi giorni la Casa museo Boschi Di Stefano a Milano. Sarà visitabile gratuitamente anche durante tutta la stagione estiva.

Da Milano arriva la notizia della riapertura della celebre Casa Museo Boschi Di Stefano, sede di una delle più importanti collezioni d'arte del Novecento. Dopo un periodo di chiusura per manutenzione straordinaria – è stato installato l’impianto di climatizzazione, che garantisce la conservazione delle opere, e sono stati eseguiti interventi di miglioramento dell’accessibilità del museo ai visitatori con mobilità ridotta –, da pochi giorni è di nuovo possibile accedere alla dimora. Casa Museo Boschi Di Stefano resterà aperta gratuitamente per tutta l’estate (la prenotazione è obbligatoria). LA COLLEZIONE DELLA CASA MUSEO BOSCHI DI STEFANO La storia della raccolta conservata ed esposta all'interno dell'abitazione si deve ai coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano. Uniti dalla passione per l’arte, nel corso della loro vita hanno riunito oltre duemila opere: “La collezione è stata un'opera comune nel senso totale: in quello materiale con le implicazioni di decisioni, di applicazione, di sacrifici finanziari e conseguenti rinunce in altri campi; e in quello artistico come concordanze di gusti, di indirizzi, di scelte”, dichiarò lo stesso Antonio Boschi nel 1974. Proprio in quell'anno la collezione venne donata al Comune di Milano; dal 2003 è stata resa accessibile a tutti. Dell'intero corpus artistico, nella Casa Museo è esposta una selezione di circa trecento opere in undici sale; una rilevante porzione è stata invece integrata nei nuclei fondanti del Museo del Novecento.LA CASA MUSEO BOSCHI DI STEFANO A MILANO Posta al secondo piano della palazzina di Via Jan 15 a Milano, la dimora della collezione è uno squisito esempio di architettura residenziale del primo Novecento. Progettata dal celebre architetto Piero Portaluppi tra il 1929 e il 1930, viene costruita dall'imprenditore Francesco Di Stefano, padre di Marieda, come casa di famiglia. Oggi l'edificio incarna lo stile inconfondibile e raffinatissimo che Portaluppi elaborò negli anni Venti per l’alta borghesia milanese, tra liberty e razionalismo: gli appartamenti conservano gli eleganti dettagli dell'epoca, tra cui i pavimenti con motivi decorativi geometrici. [Immagine in apertura: Courtesy Comune di Milano - via Flickr]
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