A Firenze, il primo polo museale europeo di carattere scientifico torna ad accogliere i suoi visitatori. Grazie a un investimento di ben 6 milioni di euro, il Museo della Specola si rinnova, dotandosi di nuovi impianti e di nuovi percorsi di visita.

Ben 13 nuove sale, un totale di 700 metri quadri di superficie espositiva, per un investimento complessivo di circa 6 milioni di euro: questi i numeri dei lavori di riqualificazione del Museo della Specola, polo museale fiorentino di estremo valore culturale e scientifico, che torna finalmente ad aprire le sue porte ai visitatori. Si tratta del primo esempio in Europa di istituzione scientifica aperta a tutti, inaugurato nel 21 febbraio 1775 come “Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale”. LA RIAPERTURA DEL MUSEO DELLA SPECOLANel 250esimo anniversario della sua fondazione, l’istituzione torna ad accogliere il pubblico con una veste allestitiva rinnovata, nuovi impianti, ma soprattutto nuovi percorsi di visita.Ai cittadini fiorentini e ai turisti appassionati viene così restituito un museo più moderno, accessibile e inclusivo, che presenta anche opere mai esposte prima. Il nuovo assetto si pone idealmente in continuità con l’idea del suo fondatore, il granduca Pietro Leopoldo di Lorena, di presentare al mondo la natura nella sua completezza: dalla terra al cielo, passando per ciò che vi abita nel mezzo, la botanica, l’anatomia e la zoologia. I NUOVI PERCORSI TEMATICIPunto nevralgico dell’allestimento sono i nuovi percorsi espositivi. Al primo piano sono collocate le raccolte mineralogiche, che trovano qui "casa" dopo un secolo e mezzo, secondo una disposizione che mira a mostrare l’evoluzione dei minerali attraverso i quattro miliardi e mezzo di anni di storia del nostro pianeta. Al loro fianco, la collezione medicea di pietre lavorate. Proseguendo al secondo piano, incontriamo l’innovativo percorso Arte e Scienza, in cui si approfondisce la maestria tecnica della ceroplastica fiorentina. In questo contesto troviamo la preziosa collezione delle delicate cere botaniche (che torna a essere visibile dopo oltre un secolo). Di particolare rilievo anche i percorsi storici, con la sezione dedicata alla collezione zoologica, ricca di oltre 4.600 esemplari, tra cui diverse specie estinte. [Immagine in apertura: Arte e Scienza, le cere botaniche]
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