Dopo due anni di restauri, riapre al pubblico la Rocca Maggiore di Assisi, monumento iconico della città umbra e fulcro dell'offerta museale comunale.

Lo scorso 22 giugno, la Rocca Maggiore di Assisi è stata finalmente restituita al pubblico, dopo un intenso e minuzioso lavoro di restauro durato due anni. L'importante progetto di valorizzazione del patrimonio culturale della città, messo a punto insieme alla società Opera Laboratori, include anche un servizio di mobilità ecologicamente sostenibile, che prevede un collegamento tra la parte bassa di Assisi e la rocca tramite bus elettrici. IL RESTAURO DELLA ROCCA MAGGIORE DI ASSISI Monumento simbolo della città in provincia di Perugia, la Rocca Maggiore, insieme alla celebre Basilica di San Francesco affrescata da Giotto, rappresenta il fulcro dell’offerta museale comunale. Quella della Rocca Maggiore è un'operazione di restauro imponente, che ha previsto l'investimento di circa un milione di euro. Tra i vari interventi figurano la realizzazione di un nuovo solaio e del pavimento nel salone d’onore, del ballatoio che percorre tre lati del monumento, di nuovi impianti tecnologici e soprattutto la riqualificazione della torre poligonale con possibilità di accesso diretto. Per la prima volta, sarà inoltre consentito al pubblico l'accesso al livello superiore, dotato di una vista panoramica eccezionale. Il progetto prevede anche una seconda fase: l’amministrazione comunale è già al lavoro per implementare i finanziamenti per un ulteriore stralcio di lavori di riqualificazione incentrato sulla funzionalizzazione del lato nord e sull’ideazione di percorsi espositivi in collaborazione con Opera Laboratori. LA STORIA DELLA ROCCA MAGGIORE La rocca, posizionata strategicamente sul colle che sovrasta Assisi, esisteva già in epoca longobarda. In seguito alla conquista della città da parte delle truppe imperiali, fu poi ricostruita nel 1174, probabilmente dagli Svevi. Nel 1198 la Rocca – simbolo di oppressione imperiale – fu presa d'assalto e distrutta durante una rivolta popolare. In seguito alla ricostruzione nel 1365 per mano del cardinale Egidio Albornoz, si susseguirono numerose modifiche, ampliamenti e smantellamenti, fino a quando, nel Seicento, la Rocca fu completamente abbandonata per rimanere quasi intatta fino ai giorni nostri. [Immagine in apertura: Courtesy of Opera Laboratori]
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