Svelando le linee guida del suo mandato, la nuova direttrice della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, Chiara Bertola, ha annunciato che lo storico museo sarà oggetto di un prossimo restyling architettonico. Un intervento imponente, da 27 milioni di euro.

La più antica istituzione museale d’Italia dedicata all’arte moderna e contemporanea, la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino, ha una nuova direttrice: la critica e curatrice Chiara Bertola. Sotto la sua guida, il museo piemontese si prepara a intraprendere un nuovo corso, che include anche il rinnovamento dei suoi spazi, ovvero dell'edificio progettato nel 1959 da Carlo Bassi e Goffredo Boschetti. Per il futuro intervento di riqualificazione è stato annunciato un investimento di 27 milioni di euro; entro maggio 2024, Fondazione Compagnia di San Paolo pubblicherà il bando per il progetto di rigenerazione ribattezzato GAM 4.0.LA RIQUALIFICAZIONE DELLA GAM DI TORINOIl progetto architettonico punta a ripristinare la modernità e l’efficacia del concetto originale di Bassi e Boschetti, modificato e stratificato nel tempo: un ritorno alle origini, quindi, che però punta al futuro con forte determinazione. La conclusione della prima fase dei lavori, chiamata “Lotto zero”, è prevista entro la fine del 2024, in tempo per la prossima edizione di Artissima. Questo primo stadio coinvolgerebbe “mirati interventi di temporanea rivisitazione dei locali, propedeutici al futuro cantiere, condotti nel foyer e al primo piano, a cui si accompagna la importante riapertura del secondo piano, dove troverà collocazione anche un Deposito vivente”, spiega il Presidente di Fondazione Torino Musei Massimo Broccio. L’obiettivo di Chiara Bertola è quello di ripensare il museo come un “organismo sapiente e accogliente”, un luogo flessibile e connesso, in cui le persone e le diverse realtà culturali possano incontrarsi e contaminarsi. Il dipartimento educazione, la GAM polifonica (dedicata alla musica, alla performance e al teatro), la videoteca, la biblioteca e l’archivio fotografico costituiranno gli elementi vitali nella riorganizzazione interna di questo “organismo”.LE LINEE GUIDA DELLA DIRETTRICE CHIARA BERTOLASecondo la neo-direttrice, la GAM è “il luogo ideale per mettere in atto la consapevolezza che conservare ed esporre le opere d’arte è una missione centrale e imprescindibile, ma non sufficiente a interpretare le nuove funzioni del Museo oggi." Più in generale, nella sua dichiarazione programmatica Bertola annuncia che l'obiettivo “è creare un’Istituzione in grado di mettersi in relazione con il mondo, dentro e fuori dalle proprie mura. Mi piacerebbe dunque che la GAM si trasformasse il più possibile in un luogo complesso, vivo e inclusivo, che riuscisse ad accendere e riattivare le opere e le idee del patrimonio ereditato, proponendole sotto una nuova luce e riposizionandole in una nuova costellazione di senso”. Nell'attesa delle future novità, dal 27 febbraio, lo spazio Wunderkammer della GAM accoglierà la grande installazione Jacopo Benassi. Autoritratto criminale, in cui l’artista si specchia nella sua città natale, ovvero La Spezia, attraverso dipinti, fotografie e calchi in gesso.[Immagine in apertura: GAM Torino, Collezioni 900. Photo Paolo Robino]
PUBBLICITÀ