Riscoperto all’interno di una collezione privata un dipinto realizzato a soli 17 anni dal pittore Egon Schiele, uno dei massimi esponenti del Modernismo viennese. L’opera, acquistabile sotto forma di tecnologia NFT dal 16 al 26 maggio, ritrae lo zio e tutore legale dell'artista Leopold Czihaczek intento a suonare il pianoforte.

Il Leopold Museum di Vienna ha annunciato il ritrovamento, dopo 100 anni, all'interno di una raccolta privata, di un grande dipinto del pittore espressionista Egon Schiele. Si tratta dell’opera Leopold Czihaczek at the Piano (1907) che ritrae l’amato zio dell’artista nonché suo tutore legale. Il quadro sarà esposto al pubblico per la prima volta e presente nell’esclusiva collezione NFT del museo viennese che prevede ben ventiquattro opere, tra dipinti e disegni, dell’artista austriaco. I dipinti di Schiele sono, infatti, raramente disponibili sul mercato, ma dal 16 al 26 maggio sarà possibile acquistare, in collaborazione con la piattaforma LaCollection, una sua opera grazie alla tecnologia blockchain. I fondi raccolti dalla vendita saranno destinati all’espansione della collezione museale. LA RITROVATA OPERA GIOVANILE DI SCHIELE Leopold Czihaczek at the Piano è un grande dipinto a olio eseguito dall’artista intorno ai diciassette anni di età. È realizzato in stile tardo impressionista, utilizzando cioè una tavolozza di colori tenui caratteristica delle prime opere di Schiele. Il dipinto ritrae suo zio, Leopold Czihaczek, che dopo la morte del padre di Schiele, avvenuta quando l'artista aveva quindici anni, ne divenne anche tutore legale. L'ultima registrazione dell'opera può essere fatta risalire al catalogo ragionato di Rudolf Leopold del 1972: da allora non risultano, infatti, eseguite altre schedature del dipinto. Il quadro era però precedentemente noto, complici alcuni studi preliminari e una fotografia in bianco e nero del 1930, che mostra una stanza in cui, su una parete, risultava appesa proprio l'opera in questione. IL LEOPOLD MUSEUM DI VIENNA L'istituzione viennese – dove ora sarà esposto il dipinto ritrovato, in seguito a un prestito a lungo termine di cinque anni – ospita la più vasta collezione di opere di Egon Schiele che, nonostante sia morto a soli ventotto anni stroncato dalla Spagnola, diede vita a una ricca e sorprendente produzione artistica. Il fondatore del museo, il collezionista Rudolf Leopold, scomparso nel 2010, è uno dei suoi più importanti mecenati e, in gran parte, il responsabile della sua fama internazionale. Schiele resta infatti uno dei pittori moderni più venerati ma fu anche uno dei più controversi e difficili da esporre a causa dell’'intensità inquietante delle sue opere e della cruda sessualità spesso evocata nella sua pittura. [Immagine in apertura: Leopold Czihaczek at the Piano, 1907, oil on canvas. © Private Collection, Vienna]
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