La Capitale torna a essere teatro del "Romaeuropa Festival". In corso fino al 19 novembre, l'appuntamento rappresenta un vera e propria istituzione capitolina nell’ambito delle arti performative, con i suoi tre mesi di spettacoli e l'attenzione rivolta alle ultime tendenze del contemporaneo.

Musica, teatro, arti performative e digitali tornano nella Capitale con il consueto appuntamento del Romaeuropa Festival, giunto quest’anno alla 38esima edizione. E lo fanno in grande, con la più ricca edizione di sempre: ben 90 gli spettacoli in cartellone e oltre 300 le repliche. Chiamando a raccolta 500 artisti provenienti da 34 paesi, con il tema Le geografie del nostro tempo, per il 2023 l'evento punta a essere un “atlante della creatività contemporanea”. Una rete estesa di attività, concerti, talk e spettacoli si articola fino al prossimo 19 novembre nei punti nevralgici della "Città Eterna": il Mattatoio di Testaccio, l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, il Teatro Argentina e l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici.IL PROGRAMMA DEL ROMAEUROPA FESTIVAL Tanti gli appuntamenti meritevoli di essere messi in agenda. Al Teatro Argentina, il regista Ivo van Hove dirige la pluripremiata attrice Isabelle Huppert in Lo zoo di vetro del celebre drammaturgo Tennessee Williams, mentre è la prima volta al festival per Susanne Kennedy, che insieme all’artista visivo Markus Selg porta sul palco l’innovativa indagine sulle estetiche del virtuale con Angela (A strange loop). Non poteva mancare l’omaggio al maestro Peter Brook, scomparso l’anno scorso, con la sua ultima produzione Tempest Project, in scena all’Auditorium Parco della Musica. Spazio alla musica, con il tributo al grande Franco Battiato, con La camera di Franco di Sentieri Selvaggi, che sceglie di far luce sulle poco conosciute composizioni classiche d’avanguardia scritte dall’artista. Sonorità elettroniche protagoniste poi con Caterina Barbieri, che al Teatro Argentina presenta il suo Spirit Exit.AL ROMAEUROPA FESTIVAL DANZA, MUSICA E TEATRO Esibizione attesa, nell’ambito della danza, è quella della coreografa hip pop francese Bintou Dembélé che, in collaborazione con Villa Medici, mette in scena Rite de passage – Solo II. La sezione Digitalive, curata anche quest’anno da Federica Patti al Mattatoio, è invece dedicata alle ultime tendenze dell’arte digitale: tra spettacoli cyborg, installazioni VR e talk, tra cui spicca la performance Nuovo Mondo di NONE Collective. Gran finale il 19 novembre all’Auditorium con una giornata dedicata alla contaminazione e alle nuove sonorità del continente africano. Il programma completo è consultabile online. [Immagine in apertura: Bintou Dembélé Rite de passage – Solo II]
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