A Firenze si restaura San Miniato al Monte (e il cantiere è aperto)
ARCHITETTURA
Tra i monumenti simbolo dell’architettura fiorentina, l'Abbazia di San Miniato al Monte sarà restaurata con 3,6 milioni di fondi del PNRR. I lavori, che dureranno meno di un anno, includono la messa in sicurezza sismica e il restauro della celebre facciata. Attraverso percorsi guidati e con l'ausilio di tecnologia avanzata sarà possibile accedere al sito durante il cantiere.
In posizione panoramica, il complesso abbaziale di San Miniato al Monte a Firenze si appresta a intraprendere un importante processo di valorizzazione. L’intervento di restauro, promosso dall’Agenzia del Demanio e finanziato con oltre 3,6 milioni di euro dal Ministero della Cultura tramite i fondi PNRR, ha come obiettivo la messa in sicurezza e il recupero di uno dei più preziosi esempi di architettura medievale del capoluogo toscano. I lavori, che dureranno meno di un anno, includono la messa in sicurezza sismica, il consolidamento delle coperture, la riparazione delle murature lesionate e il restauro dei marmi policromi della facciata.A FIRENZE IL CANTIERE DI RESTAURO DI SAN MINIATO AL MONTE SARÀ APERTOPer il restauro di San Miniato è stata scelta la formula del “cantiere aperto”, che privilegia la trasparenza e l’accessibilità. Di conseguenza, attraverso i percorsi guidati che verranno predisposti, fedeli e visitatori potranno continuare ad accedere alla basilica: così facendo, potranno seguire in prima persona le operazioni di restauro. Coperture trasparenti sui ponteggi garantiranno la visibilità delle splendide decorazioni della facciata, mentre video-mapping proiettati sui teli offriranno spettacoli di luci. In parallelo, un sito web dedicato offrirà aggiornamenti costanti sull'avanzamento dei lavori, consentendo a studiosi e appassionati di approfondire le tecniche di restauro e di prenotare le visite guidate. Nel suo complesso, l'iniziativa rispecchia un approccio contemporaneo al restauro.IL RESTAURO DI SAN MINIATO AL MONTEIl restauro di San Miniato va infatti oltre la semplice conservazione delle strutture: rappresenta infatti un'opportunità per estendere e consolidare la conoscenza storica, artistica e architettonica del sito. "L’intervento strutturale antisismico sull’Abbazia di San Miniato, volto alla salvaguardia dei suoi elementi architettonici e decorativi di grande valore storico e artistico, preserverà la continuità della sua vita nella città", spiega Alessandra dal Verme, che dirige l'Agenzia del Demanio, sottolineando il rilievo delle risorse tecnologiche, finalizzate anche alla realizzazione del modello digitale della basilica. La Soprintendenza, sotto la guida di Antonella Ranaldi, sottolinea l'importanza del principio del "minimo intervento", che garantisce azioni mirate nonché basate su approfondite analisi delle vulnerabilità esistenti. Il restauro di San Miniato al Monte si preannuncia quindi come un'operazione di recupero, che consentirà parallelamente di esplorare, preservare e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale, celebrando la storia del luogo intitolato al martire cristiano del III secolo (che fu il primo martire della città di Firenze).[Immagine in apertura: crediti Agenzia del Demanio]