Si intitola "Futuro Fantastico (II movimento)" la 50esima edizione del "Santarcangelo Festival", che, superato il periodo di emergenza sanitaria, ritorna in scena per celebrare una nuova era fatta di mutamenti e contaminazioni.

Il festival più longevo d’Italia dedicato alle sperimentazioni in campo artistico-performativo compie cinquanta anni e, per festeggiare questo traguardo, propone un ricco programma di eventi che partono dalle suggestioni della "madre" del pensiero cyberfemminista, Donna Haraway, per lanciare molteplici sguardi sulle trasformazioni che stiamo vivendo e che ci aspetteranno. Non è un caso, infatti, che il titolo completo della 50esima edizione della rassegna "made in Romagna" sia Futuro Fantastico (II movimento). Festival mutaforme di meduse, cyborg e specie compagne: una celebrazione del mutamento in quanto ingrediente necessario per poter ampliare la propria prospettiva e ibridarsi con storie e culture apparentemente distanti da noi.  Come affermano gli stessi Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, direttori artistici della rassegna: "Quest’anno abbiamo ancora più spinto verso l’ibridazione e le pratiche di compostaggio per innestare una programmazione esplosa tra forme e linguaggi, corpi e voci minoritarie. Voci che sarebbe difficile intercettare, opere che a fatica andranno nei grandi contenitori dello spettacolo (almeno in Italia). 'Futuro Fantastico' sarà una iridescente misticanza di artiste e artisti di varie provenienze che invaderà i luoghi riscoperti del festival". LA STORIA DELLA MANIFESTAZIONE Tutte le energie e le relazioni generatesi in questo mezzo secolo di attività della manifestazione sono ripercorribili attraverso la proiezione del documentario 50 Santarcangelo Festival, diretto da Michele Mellara e Alessandro Rossi per Mammut Film, la presentazione del libro Santarcangelo 50 Festival – a cura di Roberta Ferraresi e pubblicato da Corraini Edizioni – e la mostra fotografica Santarcangelo '80 Revisited, curata da Uliano Lucas e allestita all’interno della Galleria dell'Immagine fino al 27 agosto.IL FUTURO IBRIDO DEL SANTARCANGELO FESTIVAL Per tutti i giorni della manifestazione (in calendario fino al 18 luglio) si potrà assistere a installazioni multimediali, talk e workshop il cui filo conduttore è quello del superamento dei confini di ogni natura (fisici, biologici e tecnologici) nel tentativo di allontanare il più possibile la propria visione da una concezione prettamente antropocentrica.  Esempi emblematici sono sicuramente Signals from future – opera video dell’artista taiwanese Betty Apple che rivela manipolazioni fisiognomiche del proprio volto grazie all'intelligenza artificiale –, Sonora Desert – l’installazione performativa prodotta dalla compagnia Muta Imago capace di creare dimensioni sensoriali alternative in bilico tra la veglia e il sonno – e Metamorphoses, opera teatrale dell’autrice cilena Manuela Infante ispirata all’omonimo poema mitologico composto da Ovidio. Per maggiori informazioni sul programma vi invitiamo a consultare la pagina web della manifestazione.[Immagine in apertura: Industria Indipendente – Klub Taiga. Dear darkness Ph Martina Leo]
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