Dopo oltre un secolo, dai soffitti di Villa Farnesina a Roma riemergono una serie di raffinati affreschi seicenteschi. Una mostra accompagna la presentazione al pubblico di questa scoperta, approfondendo l’influenza di Raffaello sul suo tempo, attraverso sei dipinti mai esposti prima d'ora nella villa.

A Roma, nell'affascinante cornice di Villa Farnesina, prende vita una mostra che promette di svelare inediti dettagli sulla decorazione seicentesca del prestigioso edificio. Con il titolo Il Seicento in Villa Farnesina, l'esposizione presenta al pubblico e agli studiosi gli affreschi inediti recentemente ritrovati sotto un soffitto ottocentesco che, fino a oggi, li aveva celati alla vista. Si tratta di una scoperta straordinaria, frutto di meticolose ricerche e restauri, che svela una decorazione farnesiana caratterizzata da un cielo popolato di putti danzanti intorno allo stemma dei Farnese, due putti incorniciati su fondo blu e un paesaggio dai colori autunnali.LA MOSTRA A VILLA FARNESINA CHE SVELA GLI AFFRESCHI RITROVATIA cura di Alessandro Zuccari e Virginia Lapenta, e visitabile fino al 12 gennaio 2025, la retrospettiva promette di approfondire l'influenza dell'opera di Raffaello – principale autore del ciclo di affreschi della villa – e dei soggetti iconografici da lui ideati, rileggendo la fortuna che questi temi ebbero nel contesto artistico del Seicento. Attraverso l'impiego delle più moderne tecnologie digitali e grazie alla campagna fotografica di Luigi Spina, i visitatori potranno immergersi in una ricostruzione tridimensionale che ricrea le varie trasformazioni subite dallo splendido soggiorno della villa. L'obiettivo è rendere visibile l'immagine originaria di un ambiente che da sempre dialoga con l'evoluzione storica e artistica di Roma.L’INFLUENZA DI RAFFAELLO SUL SEICENTOLa mostra non solo celebra il ritrovamento degli affreschi, ma diviene anche un'opportunità per esplorare l'influenza dello stile di Raffaello nella Roma barocca, mostrando opere collegate tematicamente agli affreschi originali. Con questo scopo, vengono esposti per la prima volta alla Farnesina sei importanti dipinti che si ispirano gli affreschi del maestro urbinate e dei suoi collaboratori. Nella suggestiva Loggia di Amore e Psiche spiccano due allegorie di committenza Farnese attribuite ad Antonio Carracci, mentre la Loggia di Galatea accoglie raffigurazioni paradigmatiche del classicismo seicentesco, con prestiti illustri come la Galatea di Pietro da Cortona dell'Accademia di San Luca e quella di Andrea Sacchi da Palazzo Altieri.[Immagine in apertura: © Luigi Spina]
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