Alle porte di San Gimignano, in provincia di Siena, viene alla luce una scoperta archeologica sensazionale. All’interno della villa romana di Aiano, estesa per ben 10mila metri quadrati, è stata ritrovata una cantina risalente a 1800 anni fa, adibita nell’antichità alla produzione e alla conservazione del vino.

Mentre a Roma i lavori stradali in occasione del Giubileo continuano a far emergere dal sottosuolo nuovi e straordinari reperti di epoca romana e medievale, anche in Toscana, a San Gimignano, viene alla luce un ritrovamento eccezionale: si tratta di una cantina di 1800 anni fa, scoperta nella villa romana di Aiano a San Gimignano.A SAN GIMIGNANO LA CANTINA DI 1800 ANNI FARinvenuta nel corso della 17esima campagna di scavi presso la villa romana estesa per ben 10mila metri quadrati (di cui solo la metà sono stati indagati), la struttura aveva la funzione di una vera e propria cantina per la produzione e la conservazione del vino nel IV secolo d.C. (il territorio di San Gimignano, d’altronde, è celebre tutt’oggi per la sua tradizione vitivinicola). “Coordinando una ventina di studenti e ricercatori belgi ed italiani dall’Université Catholique de Louvain", spiega Marco Cavalieri, direttore scientifico degli scavi, “la campagna ha di fatto rimesso in luce la cella vinaria della villa, ambiente dove si produceva e conservava il vino, fonte prima d’esistenza della villa in Valdelsa”.LA CANTINA DELLA VILLA ROMANA DI AIANO A SAN GIMIGNANOLa struttura si compone di un’ampia sala di circa 30 metri per 9 (uno degli ambienti più vasti della villa), scandita da sei pilastri che delimitano due navate: qui sono stati rinvenute una trentina di giare interrate per la conservazione del vino dette “dolia defossa”. Tra il 2023 e 2024, inoltre, sono state scoperte due vasche rettangolari che “servivano per la fermentazione del mosto”, prosegue Cavalieri, concludendo che “le analisi chimiche effettuate su campioni prelevati all’interno dei doli hanno consentito di confermare che i recipienti erano rivestiti all’interno di resina di pino e pece, sostanze usate nella produzione antica del vino”, dimostrando inconfutabilmente la destinazione d'uso dell'architettura rinvenuta.
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