Nel 2025 il World Monuments Fund celebrerà il 60esimo anniversario in tutto il mondo
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Fondato nel 1965, il World Monuments Fund celebra il 60esimo anniversario con eventi diffusi in tutto il mondo. Tra le iniziative in programma spiccano mostre, simposi e restauri, da Parigi a Londra, dagli Stati Uniti a Hong Kong.
Fondato nel 1965 dal Colonnello James A. Gray, il World Monuments Fund (WMF) nasce con l'ambizioso obiettivo di proteggere i siti storici dai possibili pericoli che ne minacciano l'incolumità. Da allora, l'organizzazione ha sostenuto oltre settecento monumenti in 112 Paesi, offrendo competenze e risorse per salvaguardare e rivitalizzare i luoghi che modellano le identità delle comunità. Il 2025 segna il traguardo del 60esimo anniversario dell’istituzione: per l'occasione, una serie di eventi e iniziative prendono piede in tutto il mondo.IL 60ESIMO ANNIVERSARIO DEL WORLD MONUMENTS FUNDLe celebrazioni partiranno a gennaio e proseguiranno per tutto l’anno, aprendosi con il World Monuments Watch, la selezione biennale di WMF dedicata a 25 preziosi siti del patrimonio mondiale, con eventi a Parigi e Londra. Saranno numerose le iniziative anche nel resto del globo: dalla serie di conferenze sulla cattedrale di Notre-Dame con l'architetto Philippe Villeneuve e lo storico dell'arte Barry Bergdoll a Palm Beach, Los Angeles e New York (6, 10 e 12 marzo) alla mostra presso The Century Association a New York (con apertura il 13 marzo). E ancora, un simposio a Hong Kong e l'inaugurazione dell'ala Michael C. Rockefeller del Metropolitan Museum of Art a maggio, che presenterà risorse digitali sviluppate in collaborazione con WMF e incentrate sul patrimonio dell'Africa subsahariana.I PROGRAMMI “CULTIVATING RESILIENCE” E “AROUND THE WORLD IN 60 NIGHTS”Inoltre, il programma Cultivating Resilience, dedicato all'adattamento climatico di giardini e paesaggi storici preservandone il valore culturale, sarà esteso a nuovi siti: il turismo sostenibile continuerà a essere una priorità, con nuove fasi di intervento a Phnom Bakheng in Cambogia, sull'Isola di Failaka in Kuwait e a Ciudad Perdida in Colombia. Da sottolineare anche il progetto Around the World in 60 Nights: una serie di cene, ricevimenti e incontri organizzati dai principali sostenitori del WMF con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’impatto del WMF e celebrare l’importanza della conservazione del patrimonio culturale, che culmineranno con l’Hadrian Gala presso il Tempio di Dendur al MET di New York il prossimo ottobre.LA STORIA DEL WORLD MONUMENTS FUNDNel corso dei sei decenni di attività, il WMF ha promosso progetti trasformativi in tutto il mondo. A Venezia, dopo le devastanti alluvioni del 1966, l’ente ha avviato una campagna di conservazione che ha coinvolto quasi quaranta edifici e opere d'arte, definendo modelli per la conservazione internazionale. Nello stesso anno, in Etiopia, ha lavorato per preservare le chiese rupestri di Lalibela, formando artigiani locali per garantire la sostenibilità dei lavori. A Rapa Nui, in Cile, l'organizzazione ha collaborato con i gestori del parco per proteggere il patrimonio culturale dell'isola. E ancora, in Cambogia, presso il Parco Archeologico di Angkor, WMF ha restaurato i templi e formato custodi locali, contribuendo alla ripresa post-conflitto del Paese. Infine, progetti come quello per il Future of Babylon in Iraq e il Bears Ears National Monument negli Stati Uniti dimostrano ulteriormente l'impatto globale della non profit nel proteggere e valorizzare i patrimoni culturali e naturali.[Immagine in apertura: Restoration work at Phnom Bakheng
Credit: World Monuments Fund]