Le poetiche sculture danzanti per il New York City Ballet
ARTE
Il duo di artisti DRIFT è stato invitato dal New York City Ballet nell'ambito di “Art Series”, il programma annuale che invita gli artisti contemporanei a confrontarsi con gli ambienti del David H. Koch Theater. Per l'occasione, lo studio olandese ha realizzato una serie di sculture cinetiche che “danzano” nell'aria.
Una serie di grandi “conchiglie”
luminose e sospese, che proiettano il pubblico all'interno
di una coreografia poetica e teatrale. Si presenta così l'ultima –
delicatissima – installazione ideata da DRIFT, il duo di artisti
olandese composto da Lonneke Gordijn e Ralph Nauta.
Riconosciuti per le loro spettacolari
“danze” di luci nello spazio, i due autori sono stati recentemente
invitati dal New York City Ballet con la richiesta di realizzare un
intervento site specific, in dialogo con gli ambienti e l'anima del
David H. Koch Theater – l'edificio destinato alla danza classica e
moderna, parte del Lincoln Center for the Performing Arts.
L'OPERA DI DRIFT PER IL NEW YORK CITY
BALLET
Fondato nel 2007, lo studio – che per
la prima volta si è trovato a collaborare con una compagnia di ballo
– ha dato vita a Shylight,
una serie di “sculture performative” che danzano nel vuoto. Le
opere incluse nel progetto salgono e scendono, si aprono e richiudono
in sincronia, dando forma a una danza corale ispirata ai fenomeni
della natura e alle nuove tecnologie.
LE INSTALLAZIONI DI DRIFT
Così come già in altre occasioni
passate, l'obiettivo delle opere di DRIFT è infatti instaurare un
dialogo tra scienza e natura, con la tecnologia chiamata in causa
come strumento utile a leggere e interpretare ciò che ancora è
ignoto. Prova ne sono la danza di droni recentemente
presentata nella sede del centro culturale Ocean Space di Venezia, e il meraviglioso progetto che riporta in
vita le architetture incompiute. L'opera di DRIFT per il New York City
Ballet sarà aperta al pubblico fino al prossimo 26 febbraio.
[Immagine in apertura: DRIFT, Shylight,
David H. Koch Theater, 2023, © Andy Romer]