Il mio nome è leggenda

Martedì 29 novembre – dalle ore 21:15

È una serata in compagnia degli individui che hanno ispirato le grandi leggende della letteratura, del cinema e dell’animazione quella in onda su Sky Arte martedì 29 novembre, grazie alla serie Il mio nome è leggenda, condotta da Matilda De Angelis. Il primo episodio ripercorre la storia che ha dato origine al celeberrimo Frankenstein, il personaggio nato dalla penna di Mary Shelley che, a quanto pare, trasse spunto dalle vicende di Giovanni Aldini, uno scienziato realmente vissuto a Bologna e acceso sostenitore della possibilità di rianimare i morti attraverso la corrente elettrica. Si prosegue poi con Betty Boop, il personaggio animato inventato da Max Fleischer, “colpevole” di aver rubato la scena a Helen Kane, uno dei volti più popolari dell’età del jazz e simbolo del famosissimo “boop-boop-a-doop”. A nulla valsero le accuse a Fleischer per aver sfruttato illegalmente la sua immagine, mentre la censura americana negava per sempre a Betty Boop un futuro sullo schermo. E cosa accade, invece, se dietro l’invenzione di uno dei personaggi più conosciuti di tutti i tempi si cela un fuorilegge sanguinario senza scrupoli? La risposta è nell’episodio dedicato a Zorro, la cui vicenda è legata a quella di Joaquin Murrieta, protagonista di imprese tutt’altro che quiete ma trasformato dalla narrazione romanzesca in un uomo pacifico in cerca di vendetta. Si cambia decisamente scenario quando a salire alla ribalta è la vita libera e bizzarra di Pippi Calzelunghe, uno dei personaggi della letteratura per l’infanzia più famosi al mondo. Ma in quanti sanno che la scrittrice Astrid Lindgren, che ha inventato Pippi, nella creazione del suo personaggio più noto si è ispirata a se stessa? L’episodio successivo catapulta il pubblico nel 1816 e la cornice è Luxor, in Egitto. Qui, sotto un sole accecante, ottanta uomini stanno caricando un gigantesco busto in pietra, pesante oltre sette tonnellate, a bordo di un’imbarcazione giunta dall’Inghilterra. A dirigere i lavori è un italiano di 38 anni, alto oltre due metri e con un fisico da culturista. Stiamo parlando del padovano Giovanni Battista Belzoni, che quel giorno scoprì la sua passione per l’archeologia, ma che probabilmente non avrebbe mai immaginato di diventare la fonte di ispirazione nella creazione del personaggio di Indiana Jones da parte di George Lucas. L’ultima puntata fa luce su uno dei personaggi letterari più discussi di sempre. Nel romanzo epistolare Dracula, lo scrittore irlandese Bram Stoker prende ispirazione dal personaggio dell’antico e feroce condottiero rumeno Vlad III di Valacchia – noto come Vlad l’Impalatore –, tramutandolo in una creatura intelligente e romantica: il vampiro.
PUBBLICITÀ