Fino al 27 ottobre i Kensington Gardens di Londra ospitano il Serpentine Pavilion 2024, progettato in questa edizione dall’architetto coreano Minsuk Cho e del suo studio Mass Studies. La tradizionale struttura temporanea è stata concepita come un “arcipelago”, con cinque diverse “isole” funzionali.

Al via il 7 giugno uno degli appuntamenti annuali più attesi del mondo dell’architettura: apre il Serpentine Pavilion, collocato come sempre nel verde dei Kensington Gardens a Londra. Per questa 23esima edizione è l’architetto coreano con base a Seul Minsuk Cho e il suo studio Mass Studies a progettare la struttura temporanea della Serpentine Gallery, che resterà visitabile fino al 27 ottobre.APRE A LONDRA IL SERPENTINE PAVILION 2024Con il titolo Archipelagic Void, il padiglione è stato concepito come un arcipelago articolato attorno a uno spazio vuoto. Ognuna delle sua cinque “isole” ricopre una diversa funzione: la Galleria, situata all’ingresso, ospita un’installazione sonora a sei canali ideata dal compositore Jang Young-Gyu, che varierà a seconda delle stagioni. Un secondo spazio, La biblioteca dei libri non letti, è stata affidata all’artista Heman Chong e all’archivista Renée Staal: situato a nord della struttura, invita il pubblico a donare un libro proveniente dalla propria libreria che è stato ancora letto. A est, troviamo la Casa del Tè, un omaggio alla storia dell’edificio della Serpentine Gallery, progettato da James Grey West e aperto nel 1934 proprio come sala da tè. C’è poi una struttura piramidale che può essere “scalata” dai visitatori e che prende il titolo di Torre del Gioco. Infine lo spazio più ampio, l’Auditorium, è un luogo di incontro e condivisione aperto a tutti.IL PROGETTO DELL'ARCHITETTO MINSUK CHO“Per realizzare il Padiglione”, ha dichiarato Minsuk Cho, “siamo partiti chiedendoci che cosa si poteva scoprire e cosa si poteva aggiungere alla Serpentine”, un sito iconico che in passato ha visto la collaborazione di oltre venti tra i più illustri architetti e artisti del nostro tempo. “Per affrontare questo nuovo capitolo in modo diverso”, continua Cho, “invece di considerarlo come una carta bianca, abbiamo accettato la sfida di considerare i molti elementi periferici esistenti, e di esplorare invece il centro come un vuoto”. Così si ottiene un effetto “invertito”, grazie al quale “spostiamo la nostra attenzione architettonica lontano dal centro costruito del passato, facilitando nuove possibilità e narrazioni", conclude l’autore. Esattamente dieci anni fa, Minsuk Cho è stato co-curatore del padiglione nazionale con cui la Corea vince il Leone d’oro nella Biennale di Architettura di Venezia, diretta da Rem Koolhaas.[Immagine in apertura: Serpentine Pavilion 2024, Archipelagic Void, designed by Minsuk Cho, Mass Studies © Mass Studies Photo: Iwan Baan Courtesy: Serpentine]
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