Tutto pronto a Roma per la 19esima edizione di “Short Theatre”, il festival internazionale dedicato al teatro e alle arti performative contemporanee. Dal 5 al 15 settembre la kermesse torna con 50 progetti di caratura internazionale disseminati in 13 location diffuse per la città, dal Mattatoio alle sponde del Tevere.

Il teatro, la danza e le arti performative sono sempre più protagoniste a Roma, dove Short Theatre, il festival internazionale dedicato alla creazione contemporanea, torna dal 5 al 15 settembre per la sua 19esima edizione. Con la direzione artistica di Piersandra Di Matteo, che quest’anno giunge alla sua conclusione, la stagione in arrivo riunisce ben cinquanta progetti di quaranta compagnie provenienti da tutto il mondo, che si esibiranno in spettacoli diffusi in tredici diverse location della Capitale (prima fra tutte La Pelanda – Mattatoio di Roma, e ancora il Teatro India e lo Spazio Rossellini, passando per l’Angelo Mai e il Teatro Cometa Off, con alcune scenografie inaspettate allestite al Cimitero Monumentale Verano e sulle sponde del fiume Tevere).LA 19ESIMA EDIZIONE DI “SHORT THEATRE” PRENDE IL VIA A ROMACon il titolo Viscous Porosity, questa edizione vuole indagare l’interconnessione tra le relazioni umane, naturali e sociali, tematica sempre più emergente nelle teorie e nelle arti contemporanee. Inevitabilmente, la parola chiave è "multidisciplinarietà": la ritroviamo ad esempio nell’approccio della compagnia catalana El Conde de Torrefiel, protagonista di Prisma, focus che ogni anno offre al pubblico l’opportunità di approfondire la produzione artistica di un gruppo internazionale. Con il titolo Twilight Zones, il progetto prevede due lavori site-specific: la soundwalk Cuerpos Celestes al Cimitero del Verano (il 12 e 13 settembre) e l’installazione cinematografica Ultraficción n. 1, sulle sponde del Tevere (il 13 e 14 settembre). E ancora, la compagnia si esibirà nello spettacolo Se respira en el jardín como en un bosque, pensato per essere fruito una persona alla volta al Teatro Cometa Off (dal 5 all’8 settembre). Per concludere, gli artisti saranno coinvolti in una masterclass presso i laboratori di scenografia del Teatro dell’Opera di Roma e in un incontro pubblico alla Real Academia de España en Roma.LE PERFORMANCE DI “SHORT THEATRE” 2024Grande attesa anche per Rimini Protokoll, che partecipa alla rassegna con due lavori (il 7 e 8 settembre): negli spazi del Mattatoio prende piede The Walks, una “passeggiata audio” che interpreta il camminare come scenario teatrale, mentre alla Pelanda va in scena Uncanny Valley, in collaborazione con Stefan Kaegi: una performance che vede protagonista un robot umanoide prendere il posto dell'autore, riflettendo sul tema del rapporto tra la copia e l’originale. Il 10 e 11 settembre è il turno della canadese Dana Michel (vincitrice del Leone d'Argento alla Biennale di Venezia 2017), che presenterà in prima nazionale Mike, una performance “long durational” che racconta il ruolo del corpo nella macchina alienante del lavoro contemporaneo.IL CORPO DIVENTA PROTAGONISTA A LA PELANDANelle sale de La Pelanda, quartier generale della kermesse, andranno in scena il cabaret performativo Cavaliers impurs (Troubled Riders) del duo Antonia Baehr & Latifa Laâbissi (il 5 e 6 settembre) e il primo lavoro corale della giovane Katerina Andreou Bless This Mess, che si interroga sulla confusione come strumento di affermazione, godimento e creatività (il 6 e 7 settembre). È sempre il corpo il protagonista di The Second Body della coreografa franco-polacca Ola Maciejewska che, attraverso l'interazione con una scultura in ghiaccio, riflette sulle modalità con cui essere umano e ambiente si formano reciprocamente (il 7 e 8 settembre). A seguire, l’11 e 12 settembre, va in scena RUSH, una coreografia pensata appositamente per la performer Manon Santkin dalla danese Mette Ingvartsen, che approfondisce le relazioni tra i corpi, gli affetti e le memorie. Per scoprire il programma completo della manifestazione si invita a consultare il sito ufficiale.[Immagine in apertura: Agnese Banti, Speaking cables © Monia Pavoni]
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