Sono numerose le iniziative che il 25 novembre prenderanno forma in tutto il Paese in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Fra queste c'è “Il luogo più pericoloso”, l’intervento di arte pubblica ideato dalle artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin per le strade di Roma e Milano.

Nonostante le grandi mobilitazioni a livello mondiale, sul fronte dell’inclusività e del rispetto verso la donna, al giorno d’oggi sono ancora altissimi i numeri relativi agli episodi di violenza che, quotidianamente, riguardano il mondo femminile. Per tenere accesi i riflettori su un fenomeno tragico e che merita l'attenzione globale, sono molteplici le manifestazioni che il 25 novembre – Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – avranno luogo in tutto lo Stivale. Anche in questo caso, l’arte gioca un ruolo molto importante, fungendo da veicolo per smuovere le coscienze. Lo dimostra il progetto ideato da due artiste contemporanee che sta per prendere forma a Milano e Roma. IL PROGETTO “IL LUOGO PIÙ PERICOLOSO" Firmata da Silvia Levenson e Natalia Saurin, l’opera in tre atti, dal titolo Il luogo più pericoloso, si sviluppa nel 2019 in seguito a un rapporto delle Nazioni Unite relativo alla pericolosità dell’ambiente domestico per le donne (si stima infatti che, nel 2018, il 58% degli episodi di femminicidio registrati a livello planetario si siano consumati esclusivamente in contesti legati alla propria famiglia). Al centro del progetto vi è la produzione di alcuni piatti di ceramica decorati con tutte quelle frasi utilizzate dai media e non solo per minimizzare i fatti di cronaca nera che troppo spesso vedono protagoniste le donne. L’intenzione, da parte delle artiste, di parlare di un'emergenza che non conosce confini le ha successivamente portate alla realizzazione di un video nel quale i piatti si frantumano al suolo in un'azione collettiva. PIATTI ROTTI PER NON DIMENTICARE LA VIOLENZA SULLE DONNE Immaginato come ultimo capitolo del progetto, il filmato è stato inserito nel palinsesto dei maxi impianti digitali Urban Vision di Milano e Roma, per essere trasmesso a ciclo continuo nella giornata del 25 novembre. Curata da Antonella Mazza, in collaborazione con Gianluca De Marchi, il Gruppo 25 Novembre e l’associazione Crisi Come Opportunità, l’iniziativa mira a scuotere passanti, turisti e cittadini con il fragoroso rumore di piatti rotti.  Come afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi: “Consapevole del retroterra culturale che sta dietro a ogni parola e a tutti i luoghi comuni, sono convinto che un'iniziativa performativa come questa può efficacemente sollecitare l'attenzione critica di ciascuno nell'uso delle parole e contribuire a modificare il pensiero che ancora anacronisticamente le sostiene”. [Immagine in apertura: Crediti Natalia Saurin e Silvia Levenson]
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