Al via il festival musicale ideato da Vinicio Capossela
MUSICA
Parte oggi, 25 agosto, la nona edizione di “Sponz Fest”, la rassegna culturale ideata da Vinicio Capossela. Teatro di quest'anno sarà il territorio dell'Alta Irpinia, in Campania, dove si alterneranno concerti e talk sul valore delle aree interne del Paese.
Archiviata l'esperienza dello scorso
anno dedicata all’acqua come elemento di purificazione, realizzata
lungo il corso dei fiumi Ofanto e Sele, lo Sponz Fest si
“trasferisce” nelle aree interne della Campania, scegliendo come
baricentro di questa nuova edizione il territorio dell'Alta Irpinia.
Vittima negli anni Ottanta di uno dei
terremoti più devastanti nell'Italia moderna, la comunità montana in
provincia di Avellino si trasformerà – dal 25 al 29 agosto – in
un “laboratorio” a cielo aperto, nel quale fare confluire
esperienze artistiche e pensieri sulla rigenerazione delle aree
periferiche del nostro Paese.
LE PAROLE DI VINICIO CAPOSSELA
Direttore artistico di questa nona
edizione della rassegna – dal titolo Sponz All'Osso. Per un
manifesto delle aree interne – sarà ancora una volta Vinicio
Capossela, che, abbandonati i panni di cantastorie, indosserà
eccezionalmente quelli di supervisore e moderatore dei vari
appuntamenti.
“Dal 2013 in Alta Irpinia, uno di
quei luoghi interni che Manlio Rossi Doria definì 'terre dell’osso'
in contraltare alla polpa delle coste e delle pianure urbanizzate, si
è tenuta una esperienza che ha cercato di fare del vuoto una
risorsa”, ha commentato il cantante nato ad Hannover. “La
storia di 'Sponz Fest' è quella di una comunità non geograficamente
localizzata che ha cercato di farsi laboratorio di un’idea del
mondo più vicina a quella che si vorrebbe. Non esattamente un
festival, più invece una festa intesa come sovvertimento
dell’ordine, interruzione del tempo dell’utile, il cui basso
continuo fosse il paesaggio fisico e umano, e il cui motore fosse
l’arte dell’incontro”.
IL PROGRAMMA DI SPONZ FEST
Prodotto dall’Associazione
Sponziamoci, La Cupa e International Music and Arts – IMARTS, il
festival avrà come “campo base” Calitri, in località Gagliano.
Qui, a stretto contatto con il paesaggio circostante, andranno in scena cinque giorni di concerti, spettacoli e incontri
con grandi ospiti nazionali e internazionali.
A vivacizzare il cartellone
(consultabile sul sito ufficiale della manifestazione), saranno il
leggendario chitarrista Marc Ribot, il grande “eretico” della
musica italiana Iosonouncane (ospite oggi, 25 agosto, con il suo
ultimo disco IRA), la regista Alice Rohrwacher (che il 26
agosto racconterà l'azione cinematografica di JR Omelia
contadina), lo “scompaginatore artistico” Jacopo Leone e le
sperimentazioni sonore di Matt Elliott e Daniel Blumberg. E poi
ancora le lezioni della Libera Università per Ripetenti, i momenti
di approfondimento con i Pensa Menti, i laboratori creativi e le escursioni
organizzate per riscoprire alcune delle aree più belle dell’Alta
Irpinia.
TORNARE PER RIMANERE
“La
salvaguardia e la rigenerazione dei paesi delle aree interne, sempre
più necessarie anche in relazione alla crisi del modello urbano e
dei modelli di vita, sono il tema prevalente di questa edizione”,
prosegue Capossela. “Attraverso politiche mirate e
l’utilizzo delle nuove tecnologie è possibile creare le condizioni
affinché le persone abbiano l’opportunità di scegliere di
rimanere, di ritornare o anche di arrivare per la prima volta in un
territorio che solitamente è visto come un luogo da cui partire”.
[Immagine in apertura: crediti di
Alfredo Cesarano]