Un nuovo volume racconta la storia dei pigmenti, e quella dei capolavori più iconici associati ai colori più importanti. Un compendio affascinante, tra pratica e teoria.

Dieci capitoli per dieci colori; dieci episodi nei quali Kelly Grovier – specialista del settore e critico d'arte di caratura internazionale – conduce il lettore in numerose opere d'arte che hanno segnato il passato. Succede nel nuovo saggio edito da 24 ORE Cultura, dal titolo L'arte del colore: un elegante “diario cromatico” dedicato alla storia dei pigmenti e a come essi hanno finito per rendere memorabili capolavori quali Iris di Claude Monet e Dipinto con arco nero di Wassily Kandinsky. L'ARTE DEL COLORE Suddiviso in sezioni, il volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina) approfondisce i momenti cruciali dell'evoluzione della teoria dei colori: si passa dai primi interventi nelle caverne di Altamira, in Spagna, al radicalismo del Bauhaus, passando per le scoperte di epoca illuminista. Ma a coinvolgere il lettore e a rendere ancora più suggestiva questa escursione teorica è l'applicazione “pratica” del colore, ovvero la creazione di opere che hanno contribuito a esaltare questa o quella tipologia di pigmenti. LE OPERE DEL LIBRO Sono oltre cento i dipinti selezionati da Kelly Grovier: da Sansone e Dalila di Pieter Paul Rubens (“ricavato da una quantità immensa di kermes polverizzato”) a In barca sulla Senna di Pierre-Auguste Renoir (scelto per il seducente arancione, così come lo straordinario Flaming June di Frederic Leighton). Nella sezione relativa al giallo troviamo inoltre Broadway Boogie Woogie di Piet Mondrian e infine nel nero Man Big Hands di Lynette Yiadom-Boakye. “Questo libro inizia con una semplice premessa: la biografa di un pigmento – le sue origini e le sue avventure nella storia cultura – può svelare lo spirito dell'opera in cui appare”, scrive l'autore nelle prime pagine del volume. “I pigmenti sono le sillabe con cui l'arte si esprime”.
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