Il libro sul tatuaggio come forma d'arte
LETTERATURA
Torna in libreria “100 anni di
tattoos”, il volume che racconta la storia del tatuaggio e le
sue evoluzioni nel corso dei secoli. Un libro per tutti gli amanti
dei “disegni sulla pelle”.
Dalle braccia di galeotti e marinai a
quelle delle celebrità: è lungo e articolato il percorso vissuto
dal tatuaggio, forma di espressione tra le più antiche della storia.
Utilizzata già nell'Antico Egitto e
nella Roma imperiale (testimonianze di “disegni” sul corpo di
uomini risalgo persino al 500 a.C.), quest'arte allo stesso tempo
sacra e profana si è evoluta nel corso dei secoli diventando una
vera e propria moda. Quello del tatuaggio è un fenomeno che non
conosce crisi, e che un nuovo volume edito da 24 ORE Cultura tenta di
spiegare in maniera approfondita. Si intitola 100
anni di tattoos e racconta le evoluzioni di questa disciplina
dal 1914 a oggi.
100 ANNI DI TATTOOS
A curare l'opera – pubblicata per la
prima volta nel 2015 e ora riproposta in una nuova versione
aggiornata – è David McComb, giornalista e storico della Body Art.
Impostato come sorta di “enciclopedia” dedicata a tutto
quello che c'è da sapere sulla tradizione legata al tatuaggio, il
volume (nell'immagine in apertura un dettaglio della copertina)
ripercorre cronologicamente gli sviluppi e la progressiva
“commercializzazione” di questa pratica, passata dall'essere
espressione di ribellione a fenomeno trendy.
LE PAROLE DI DAVID MCCOMB
“Nell’era in cui i tatuaggi
delle celebrità sono notizie da prima pagina, le top model tatuate
posano per l’alta moda e i reality show televisivi girati negli
studi di noti tatuatori catturano milioni di spettatori in tutto il
mondo, è difficile immaginare un tempo in cui la body art era un
tabù”, scrive l'autore nelle
prime pagine del libro. “Mentre i tatuaggi stanno
diventando una pratica sempre più diffusa e popolare, nell’ultimo
secolo in Occidente l’atteggiamento nei confronti di questa antica
forma d’arte non è stato univoco, ed è passato dai sentimenti
di venerazione al disprezzo. Dall’essere esibiti come prova di
patriottismo durante le due guerre mondiali al diventare espressione
della rivoluzione culturale di sinistra degli anni Sessanta, passando
per marchio di devianza e criminalità negli anni Quaranta e
Cinquanta, i tatuaggi hanno avuto significati diversi per le varie
generazioni, con valenze che dipendevano dalla politica interna e
internazionale, e ovviamente dai capricci della moda”.
IL TATUAGGIO FRA MODA E TRADIZIONE
Sono oltre trecento le illustrazioni, i
disegni e le fotografie (molte delle quali d'epoca) offerti al
lettore in accompagnamento al testo. Si passa dalle immagini di
biker e punk a petto nudo in giro per le periferie americane con i
loro disegni sul corpo bene in vista ai marinai della Prima Guerra
Mondiale immortalati con i nomi delle amanti impressi sul petto,
dai simboli tribali e dagli ideogrammi cinesi tanto in voga negli
anni Novanta agli scatti di divi come David Beckham e Angelina Jolie
– celebrities che spalancarono le porte a un nuovo e vasto
pubblico attento alle mode. Un volume accattivante, per tutti gli
amanti dell'inchiostro su pelle.