L’auditorium del MAXXI si prepara ad accogliere un momento di riflessione e dibattito in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua prevista per il 22 marzo. L’incontro darà spazio al progetto che da anni l’artista e ingegnere Andrea Conte conduce sulle acque del Tevere.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 con l’obiettivo di valorizzare questa preziosa risorsa, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo dà spazio al progetto FLUMEN – Climate Actions for parks and rivers in Rome nell’ambito dell’incontro in programma il 22 marzo dalle 18 alle 20 presso l’Auditorium dell’istituzione romana. Per la prima volta sarà proiettato anche il video Tiberina, che racconta la Parata Tiberina degli Inizi, la performance collettiva diretta dall’artista, attivista e ingegnere specializzato in sostenibilità ambientale Andreco per promuovere la necessità di salvaguardare l’ambiente fluviale del Tevere. IL PROGETTO DI ANDRECO PER I PARCHI E I FIUMI DI ROMA Il progetto è un percorso a tappe ideato da Andrea Conte – Studio Andreco e realizzato dall’associazione Climate Art Project insieme a molti partner sul territorio. Si tratta di un progetto multidisciplinare tra arte e scienza ‒ vincitore dell’avviso pubblico Eureka!Roma 2020-2021-2022 ‒ che riflette sull’importanza dei fiumi, di tutti gli ecosistemi fluviali e delle aree verdi circostanti. Nel corso delle prime due annualità del progetto (2020-2021), l’artista, dedicandosi alla città di Roma ed esplorando, quindi, lo stato dei fiumi della Capitale, soprattutto le aree del Tevere, dell’Aniene e del Parco di Veio, ha condotto indagini, ricognizioni, monitoraggi, ricerche, interventi di piantumazione e azioni performative che hanno coinvolto soggetti esperti, ma anche semplici cittadini, famiglie e bambini. IL TEVERE SECONDO ANDRECO Roma, così come alcune delle più importanti città al mondo, sorge sulle sponde di un fiume perché gli antichi sapevano che l’acqua era indispensabile per la sopravvivenza della specie umana e di quelle animali. Eppure, oggi, lo abbiamo dimenticato. Andreco, utilizzando il suo caratteristico linguaggio di sintesi, simbolico e concettuale, ha dato vita a un progetto d’arte pubblica e sociale, mettendo in scena, sull’Isola Tiberina, una parata con bandiere non politiche, non identitarie, non di appartenenza ma che vogliono ricordarci le nostre origini come esseri umani. A confrontarsi sul tema insieme all’artista durante l’incontro del 22 marzo sono Laura Passatore, ricercatrice CNR, Amanda Boetzkes, storica dell’arte, e Teresa Macrì, critica d’arte.[Immagine in apertura: Parata Tiberina degli Inizi, Andrea Conte, Studio Andreco, courtesy Studio Andreco]
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