A partire dal prossimo 25 settembre le OGR di Torino alzano il sipario su “Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto”, la rassegna espositiva che indaga il valore del lavoro nella società contemporanea.

Nel mondo occidentale di oggi – che si sta allontanando dalla produzione industriale e dall’idea del posto di lavoro tradizionale – quale peso hanno le lotte e le richieste degli anni Settanta? E in particolare, alla luce della pandemia ancora in corso, quali sono le sfide che il mondo del lavoro si trova a dover affrontare in vista del domani? Sono solo alcune delle domande che hanno ispirato il nuovo progetto espositivo in arrivo alle OGR – Officine Grandi Riparazioni di Torino: una mostra di indubbio interesse, che prova a riflettere sulle trasformazioni del lavoro nel contesto post-industriale e digitale. IL VALORE DEL LAVORO Prendendo in prestito il titolo dell'omonimo romanzo di Nanni Balestrini pubblicato nel 1971, Vogliamo tutto. Una mostra sul lavoro, tra disillusione e riscatto chiama a raccolta tredici grandi nomi dell'arte internazionale: da Andrea Bowers a Claire Fontaine, da Tyler Coburn a Jeremy Deller, Kevin Jerome Everson ed Elisa Giardina Papa. Sono loro, e molti altri, i protagonisti della collettiva, invitati ad analizzare il tema della rassegna con sculture, video, installazioni e performance allestiti nello spazio dai curatori Samuele Piazza e Nicola Ricciardi. LE SFIDE DEL FUTURO In programma dal 25 settembre al 16 gennaio, la mostra offre un momento di riflessione sulle dinamiche del lavoro moderno. Così come nel romanzo di Balestrini l'autore raccontava l'autunno "caldo" della Torino del 1969, riportando le aspirazioni di una classe operaia in sciopero contro lo sfruttamento e in cerca di nuove condizioni, la rassegna alle OGR osserva i resti del recente passato industriale, contrapponendoli alle aspettative di una società sempre più dinamica, precaria e digitale. Soffermandosi inevitabilmente anche sui recenti sviluppi legati all'emergenza sanitaria, il progetto indaga la condizione lavorativa nel mondo di oggi, suggerendo nuovi interrogativi sulle cause e sui modi di affrontare le fragilità del contesto produttivo e sociale globale. [Immagine in apertura: Andrea Bowers. A Call to Arms: Building a Fem Army, 2017]
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