Ecco chi rinnoverà il Museo Egizio di Torino
ARCHITETTURA
Lo studio OMA - Office for Metropolitan Architecture è stato proclamato vincitore del concorso internazionale per la realizzazione dell’ampliamento e il rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili e la conseguente riorganizzazione degli spazi del Museo Egizio di Torino, che nel 2024 festeggerà il bicentenario.
Con oltre 10.000 metri quadrati di percorso espositivo e 3.300 reperti esposti nelle sue sale, il Museo Egizio di Torino è la seconda collezione di antichità egizie nel mondo nonché la più importante al di fuori dell’Egitto. Fondato nel 1824 dal re Carlo Felice, e da allora insediatosi nel palazzo del XVII secolo noto come “Collegio dei Nobili”, il museo si appresta a celebrare il proprio bicentenario, nel 2024. Proprio in vista dell'importante traguardo, nel luglio 2022 la Fondazione Compagnia di San Paolo ha indetto un concorso internazionale di progettazione architettonica per rinnovare la storica sede.IL CONCORSO MUSEO EGIZIO 2024
A ottobre 2022, la giuria presieduta dall’Arch. Marco Albini ha reso noti i nomi dei cinque gruppi finalisti, ovvero quelli capitanati dagli architetti Giuseppe Bove (Pininfarina Architetture), David Gianotten (OMA – Office for Metropolitan Architecture), Jette Cathrin Hopp (Snøhetta), Kengo Kuma (Kengo Kuma & Associates) e Carlo Ratti (Carlo Ratti Associati). A vincere la competizione è stata la visione progettuale presentata da OMA, studio di architettura di base a Rotterdam che, fra le altre figure coinvolte, ha collaborato con i partner italiani Andrea Tabocchini Architecture e T-Studio, avvalendosi della consulenza storica del Professor Andrea Longhi. Fra gli altri punti, il bando richiedeva la progettazione di una copertura al di sopra dell'esistente corte, nella quale trasferire i servizi al pubblico, fra cui bookshop, caffetteria e biglietteria. In altre parole, una piazza coperta, situata a pochi passi dalla vicina piazza Carignano, che fosse capace di ridefinire la relazione fra la città e il museo, in un'ottica di maggiore accessibilità.IL PROGETTO DI OMA PER IL MUSEO EGIZIO DI TORINO
Il progetto vincitore si basa sulla realizzazione di un nuovo cortile coperto, denominato Piazza Egizia, inclusa in un sistema di sei "stanze urbane", ciascuna con funzioni e dimensioni distinte, nonché in diretta connessione con il museo esistente. Descrivendo l'intervento l'architetto David Gianotten ha affermato: "Il nostro team ritiene che sia fondamentale ripristinare la natura pubblica del museo e reintegrarlo nella rete degli spazi pubblici torinesi. Riorganizzando le aree dell'attuale museo, abbiamo realizzato la Piazza Egizia, che è un luogo per ogni tipo di attività condivisa tra il Museo Egizio e la città". In merito alla proposta vincitrice, l’architetto Albini ha dichiarato: "Relativamente alla proposta dello Studio OMA, la Commissione ha evidenziato la particolare rilevanza e innovazione rispetto al contenuto culturale del progetto, che si reputa rappresenti un’opportunità per l’avanzamento della cittadinanza torinese e dei fruitori del Collegio dei Nobili. Per il tramite della realizzazione di questo progetto, la città si arricchirà di un contributo rilevante anche dal punto di vista urbanistico. Un aspetto di assoluta importanza, che connota il progetto, è l’attenta e puntuale ricerca storica fatta sul disegno di Torino e sui documenti della fabbrica, che consente di sviluppare la proposta progettuale in rapporto con il pregresso. Il progetto è stato reputato inoltre particolarmente attento ai temi dell’inclusività e dell’accessibilità. Inoltre, si evidenza la raffinatezza dal punto di vista tecnologico". Per la realizzazione dell’opera è stato stanziato un finanziamento di circa 12,5 milioni di euro per i lavori; si punta a concludere l'intervento entro ottobre 2024.
[Immagine in apertura: OMA, Museo Egizio © OMA by Alessandro Rossi]