Alla Cattedrale dell’Immagine di Firenze arriva uno spettacolo immersivo ispirato alla "Traviata" di Giuseppe Verdi. Dal 4 aprile al 26 settembre i visitatori potranno immergersi nella tormentata storia d’amore tra Violetta e Alfredo, grazie all'installazione multimediale creata appositamente per gli spazi dell’ex chiesa.

Continuano i viaggi immersivi della Cattedrale dell’Immagine di Firenze: dopo la mostra multimediale sul misterioso street artist di Bristol Banksy, e quella dedicata ai capolavori del pittore olandese Vincent van Gogh, questa volta è il turno della grande opera lirica. Dal 4 aprile al 26 settembre, ogni giovedì alle ore 19:30 e 21:30, il suggestivo sito espositivo nell'ex chiesa di Santo Stefano al Ponte presenta al pubblico La Traviata, in una spettacolare versione multisensoriale e a 360 gradi.L'OPERA DI GIUSEPPE VERDI IN VERSIONE IMMERSIVA Il capolavoro di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave viene messo in scena con l’allestimento e la regia di Nicola Fanucchi, e con la direzione artistica di Mario Menicagli. Lo spettacolo – narrato dalla voce di Paolo Noseda – propone ai visitatori le arie più famose del compositore, arricchite da videoinstallazioni create appositamente per gli spazi dell’ex cattedrale, progettati da Crossmedia. L’esperienza immersiva coinvolge quindi il visitatore nella storia di Violetta e del suo amore per Alfredo, che la consuma ma al tempo stesso la tiene in vita.LA STORIA DELLA TRAVIATA DI GIUSEPPE VERDIIl personaggio della cortigiana Violetta, protagonista dell'opera, si ispira a Marie Duplessis, amante tormentata di Alexandre Dumas figlio, le cui memorie sono raccontate dallo scrittore in La signora delle camelie, da cui trae origine La Traviata. Soggiogata dall’amore per Alfredo, Violetta – una donna indipendente e fieramente libera da ogni legame – pur di vivere con l'amato rinuncia alla propria indipendenza, lasciando Parigi alla volta della campagna. Nonostante ciò, il padre dell’uomo si oppone alla relazione, e Violetta è costretta ad allontanarsi. Alfredo scoprirà il sotterfugio solo più tardi, quando la sua compagna morirà tra le sue braccia, consumata dalla tisi.[Immagine in apertura: courtesy Opera Laboratori]
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