Riqualificazione urbana, ma anche valorizzazione delle memorie identitarie del passato: il Parco Lineare di Trieste, i cui lavori potrebbero prendere il via nel 2024, è stato recentemente presentato e, fra i suoi obiettivi punta, anche alla realizzazione di una serie di spazi verdi e per la convivialità sul tracciato dell'infrastruttura ferroviaria.

"Un luogo accogliente che induce e suggerisce l’esplorazione della linea costiera, conservando la memoria storica dell’impianto urbano asburgico". Con queste parole l'architetto Alfonso Femia, fondatore dello studio Atelier(s) Alfonso Femia, ha qualificato il Parco Lineare Verde di Archeologia Industriale di Trieste, il cui progetto di fattibilità tecnica ed economica è stato presentato nei giorni scorsi. L'intervento, che rientra fra le opere finanziate nella città giuliana attraverso il PNRR, riscrive il futuro della passeggiata urbana lungo l’antico scalo ferroviario e interessa un'area estesa per oltre tre chilometri, a ridosso del mare.IL PROGETTO DEL PARCO LINEARE VERDE DI TRIESTE Sviluppato insieme all'architetto paesaggista Michelangelo Pugliese, su incarico del Comune di Trieste, il programma riconosce e valorizza alcune delle specificità della porzione urbana di riferimento, che dal centro storico si estende fino alla zona mare Barcola, intercettando una significata porzione del Porto Vecchio. Quest'ultimo, dotato di cinque moli e di un nucleo di edifici dismessi (fra magazzini e hangar) che è funzionalmente connesso con l'antico tracciato ferroviario, rappresenta "un unicum" nel contesto mediterraneo. Il suo impianto urbanistico, risalente agli anni Settanta e Ottanta dell'Ottocento, è infatti assimilabile a quello dei porti nordeuropei, evocando una delle anime che contraddistinguono Trieste: quella austro-ungarica. Il tracciato del parco, che dovrebbe prendere forma nei prossimi anni, terrà conto di queste e delle altre "memorie storiche", come l'infrastruttura ferroviaria: lungo i binari, ad esempio, si innesteranno la sequenza longitudinale di spazi verdi e il percorso ciclo-pedonale. Non solo: gli scambiatori ferroviari definiranno il disegno delle piazze del parco, concepite come "agorà" e luoghi per eccellenza di aggregazione e condivisione.UN POLMONE VERDE ESTESO OLTRE TRE CHILOMETRI "Il progetto del Parco Lineare sarà una sezione di paesaggi in sequenza che rileggono in filigrana la storia la geografia di questa città, ma anche un luogo conviviale e sicuro dove stare. Il parco inverte il rapporto tra città e produzione vegetale divenendo nursery di piante che nel tempo andranno a colonizzare gli spazi pubblici della stessa", ha precisato l'architetto Pugliese, illustrando gli aspetti paesaggistici dell'intervento, che è complessivamente improntato alla riduzione del consumo di suolo e di acqua e al risparmio energetico. Sugli oltre 31.000 mq di superficie si prevede la piantumazione di 700 alberi, di 13 diverse varietà, e il recupero di 30.000 mq di superficie drenante. Alle strutture per lo sport saranno riservati 3500 mq, mentre alle superfici d’acqua 2450 mq, distribuiti fra fontane, vasche, laghetti e cascatelle, sia visibili che sotterranee. Data la vicinanza con il mare, l'elemento acqua costituirà uno dei "punti di forza" del programma. [Immagine in apertura: Render del Parco Lineare Verde di Archeologia Industriale da Barcola al centro storico di Trieste ©AF517& ©Diorama]
PUBBLICITÀ