Uno spettacolo teatrale nell’Aula Magna dell’Università di Torino rende omaggio al teologo e umanista Erasmo da Rotterdam, che si laureò proprio nell’ateneo il 4 ottobre del 1506. L’evento, che si terrà il 17 e 18 settembre, celebra i 620 anni dell’istituzione.

Quest’anno l’Università di Torino celebra i suoi 620 anni, e festeggia il traguardo con un evento speciale in onore di uno dei suoi più illustri laureati: Erasmo da Rotterdam, celeberrimo teologo, umanista e filosofo olandese tra i maggiori esponenti dell’Umanesimo cristiano. Proprio nell’Ateneo torinese, infatti, il 4 ottobre del 1506 lo studioso si laureò in teologia.L'UNIVERSITÀ DI TORINO CELEBRA ERASMO DA ROTTERDAMPer rendere omaggio alla sua figura, il 17 e il 18 settembre, nell’Aula Magna della Cavallerizza Reale, andrà in scena lo spettacolo Splendore e caduta di Erasmo da Rotterdam. La rappresentazione ripercorre le vicende biografiche dell’intellettuale, concentrandosi sui lati ambigui della sua figura schiva e sulle contraddizioni del personaggio e del suo credo. Quel che ne emerge è un ritratto sfaccettato e complesso di un uomo che, negli ultimi anni della sua vita, tira le somme della propria esistenza e degli incontri che l’hanno costellata, come quello con il pittore Albrecht Dürer e con lo scrittore Thomas More, fino a quello “immaginario” con il suo avversario Martin Lutero.ERASMO DA ROTTERDAM PROTAGONISTA DI UNO SPETTACOLO TEATRALEIl progetto e la regia sono curati da Giovanni Ortoleva, premiato con la menzione speciale alla Biennale di Venezia del 2018, mentre la drammaturgia si deve a Riccardo Favaro. La spettacolare scenografia, firmata da Federico Biancalani, si ispira alla maestosità delle chiese barocche e ai polittici del maestro tardomedievale Beato Angelico. “Ramingo statuario, pacifista polemico, umanista dissonante: come osserva Stefan Zweig, la fama secolare dell'uomo Erasmo è sopravvissuta a gran parte dei suoi scritti”, sottolinea il drammaturgo Riccardo Favaro, “alimentando ulteriormente l’ambiguità della sua figura. Perennemente vivo nella contraddizione, la sua fede ha superato i confini stessi della religione”.[Immagine in apertura: il diploma di Erasmo da Rotterdam. Courtesy Università di Torino]
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