La versione monumentale della “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto a Napoli, distrutta in un incendio lo scorso luglio, “risorge” dalle proprie ceneri. Sarà infatti ricostruita e successivamente donata dall’artista alla città: l'inaugurazione è prevista per il 22 gennaio.

Dopo l’incendio che lo scorso 12 luglio ha distrutto la scultura in scala monumentale Venere degli Stracci, realizzata da Michelangelo Pistoletto in Piazza Municipio a Napoli, il sindaco della città Gaetano Manfredi e l’artista stesso annunciano che l’opera sarà presto reinstallata proprio nella stessa piazza. L'opera era stata realizzata in occasione della manifestazione Napoli Contemporanea.LA “VENERE” DI PISTOLETTO E LA RACCOLTA FONDI A seguito del rogo, i cittadini hanno riunito le loro forze a sostegno della campagna di crowdfunding denominata Ricostruiamola!, avviata dal Comune di Napoli e organizzata dall’associazione Altra Napoli EF. Tuttavia, Pistoletto ha deciso di finanziare l’intervento a proprie spese: i fondi ricavati dalla raccolta saranno quindi destinati ad associazioni sociali attive sul territorio. Si conclude così la parabola dell’installazione artistica, che diventa un simbolo della potenza rigeneratrice e di trasformazione sociale veicolata dall’arte.LA RICOSTRUZIONE DELL'OPERA Una volta ripristinata, l’opera sarà donata da Pistoletto alla città. “Un percorso attraverso cui il dolore si è trasformato in cura. La Venere non si è annientata, ma rigenerata nel medesimo luogo. È accaduto un episodio di degenerazione”, ha commentato l’artista, “che ha innescato dinamiche di riflessione e di confronto importanti sulle devastazioni dei giorni nostri. Per questo, il mio sentimento per Napoli è rimasto immutato: sarà una grande gioia per tutti aver trasformato la sofferenza in una nuova occasione di vitalità e rinascita”. LA RINASCITA DELL'OPERA DI MICHELANGELO PISTOLETTO “Dal rogo dello scorso luglio sono rimaste ferite, tracce, rovine. Michelangelo Pistoletto ha deciso di non rimuovere questo trauma”, spiega il consigliere e curatore Vincenzo Trione, “progettando una nuova ‘Venere degli stracci’, che tiene in sé il relitto sopravvissuto al rogo. E, insieme, ha scelto di far vivere il suo gesto oltre l’opera stessa. Donando la versione monumentale della Venere alla città di Napoli”. La nuova opera sarà inaugurata il 22 gennaio e rimarrà esposta per quattro mesi.
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