La rassegna al via il prossimo 29 marzo porterà a Venezia alcuni grandi nomi del panorama letterario italiano e internazionale, da Igiaba Scego a Jonathan Coe.

Venezia sin dalle origini trae la sua forza dall'essere un crocevia tra Occidente e Oriente, una vera e propria porta d'ingresso per l'Europa. Questo è uno dei motivi che rendono così importante per la città l'appuntamento con Incroci di civiltà, festival internazionale di letteratura giunto ormai alla sua sedicesima edizione. La rassegna si terrà dal 29 marzo al 1° aprile 2023 e offrirà al pubblico l'opportunità di ascoltare 26 autori provenienti da più di 15 Paesi, che si daranno appuntamento a Venezia per presentare i loro libri, ma anche per affrontare alcuni temi chiave dei nostri tempi. Si parlerà infatti anche di identità, di razzismo, del rapporto con l'altro, di sostenibilità ambientale e della stretta relazione che intercorre tra letteratura e musica. I PROTAGONISTI DI INCROCI DI CIVILTÀ L'evento inaugurale del 29 marzo vedrà il celebre scrittore Javier Cercas dialogare con il collega Nicola Lagioia, conduttore radiofonico e direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino. Sempre il primo giorno del festival si assisterà all'assegnazione del Premio Cesare De Michelis, attribuito quest'anno all'editore e scrittore tedesco Michael Krüger, responsabile della casa editrice Hanser e della rivista Akzente. Il riconoscimento è attribuito a un editore che nel panorama internazionale si sia distinto per la realizzazione di progetti volti alla promozione del dialogo tra culture. La giornata inaugurale si concluderà con il concerto della stella del fado Marisa dos Reis Nunes, in arte Mariza, al Teatro Malibran. ATTUALITÀ E LETTERATURA A VENEZIA Il 30 marzo, presso Palazzo Trevisan degli Ulivi, sede del Consolato svizzero a Venezia, avrà luogo l'incontro con la studiosa Hildegard E. Keller, autrice di Quel che sembriamo, un saggio sulla grande filosofa e storica Hannah Arendt.  Il 31 marzo spazio poi a un incontro sulla crisi climatica e sulla sostenibilità ambientale: ne parlerà il danese Nikolaj Schultz, continuatore del filosofo francese Bruno Latour, in dialogo con Francesca Tarocco, direttrice del New Institute Centre for the Environmental Humanities di Ca' Foscari. Il 1° aprile, giornata conclusiva, sarà la volta di Mohsin Hamid, autore de Il fondamentalista riluttante del 2007 e de L'ultimo uomo bianco, pubblicato nel 2023. L'autore dialogherà con Igiaba Scego, scrittrice italiana di origini somale, acclamata per il suo romanzo Cassandra a Mogadiscio. Il gran finale sarà all’insegna del dibattito tra i britannici Jonathan Coe, autore di Bournville, e Tim Parks, che presenta il suo Hotel Milano. Per conoscere il programma del festival nel dettaglio, vi invitiamo a consultare la pagina web dell'evento. [Immagine in apertura: Igiaba Scego. Photo Simona Filippini]
PUBBLICITÀ