Venezia si prepara a uno degli eventi culturali più attesi dell'anno. Sono state infatti annunciate le pellicole della 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Un'edizione all'insegna della qualità e della riflessione sui temi caldi del nostro tempo.

Si accendono le luci sulla 79a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, attesa in laguna dal prossimo 31 agosto al 10 settembre. A scaldare i motori, annunciando le tante pellicole distribuite nelle varie sezioni della kermesse, sono stati oggi (26 luglio) il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, e il direttore artistico del settore cinema, Alberto Barbera, che hanno ufficializzato il cartellone della rassegna con la consueta conferenza stampa in diretta da Ca' Giustinian. IL PROGRAMMA DELLA BIENNALE CINEMA 2022 Rappresentata dal manifesto disegnato dall'illustratore Lorenzo Mattotti (che per il quinto anno firma l'immagine della rassegna, scegliendo una leonessa che si libra in alto stagliandosi su uno sfondo dorato), la kermesse lagunare festeggia il novantesimo anniversario della sua prima edizione (avvenuta nel 1932). Un evento speciale, degnamente celebrato da una selezione di titoli all'insegna della qualità, e con uno sguardo inevitabilmente rivolto agli eventi che condizionano il nostro tempo. “Se i festival sono, come si suol dire con una metafora abusata, finestre aperte sul mondo, la finestra di Venezia 79 non può certamente ignorare ciò che accade sotto i nostri occhi. Non avremmo mai pensato di doverci confrontare con la guerra di aggressione in Ucraina, con le democrazie minacciate dall'imperialismo di Putin, con i tre cineasti iraniani dissidenti Jafar Panahi, Mohammad Rasoulof e Mostafa Al Ahmad arrestati in Iran, e con la condanna della giovane produttrice turca Cigdem Mater. Il festival annuncerà delle iniziative in merito, perché i festival non sono delle bolle chiuse che non guardano la realtà”, ha dichiarato il direttore Alberto Barbera in apertura della conferenza stampa. I FILM IN CONCORSO Sono ventitré le opere in gara per aggiudicarsi l'ambito Leone d'Oro, a partire da White Noise di Noah Baumbach (film d’apertura del cartellone di proiezioni). Ammontano invece a dieci i titoli inclusi nella sezione Fuori Concorso. Tra questi l'atteso The Hanging Sun – Sole di mezzanotte, diretto da Francesco Carrozzini. Tratto dall'omonimo romanzo di Jo Nesbø, il film (targato Sky Original e prodotto da Cattleya, Groenlandia e Sky) è un thriller noir ambientato nelle atmosfere dell'estate norvegese. Protagonista della pellicola (scritta da Stefano Bises) è John, qui interpretato da Alessandro Borghi. In fuga da un passato che lo tormenta, l'uomo trova riparo in un villaggio dell'estremo nord: un luogo ambiguo, nel quale realtà e immaginazione sembrano confondersi, e il sole non tramonta mai. Scelta come film di chiusura della manifestazione veneziana, la pellicola sarà distribuita nei cinema dal 12 settembre, e prossimamente disponibile in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su NOW. L'OMAGGIO A SERGIO LEONE Accende invece i riflettori su una delle grandi leggende del cinema mondiale Sergio Leone. L’italiano che inventò l’America, il lungometraggio di Francesco Zippel presentato in concorso nella sezione Venezia Classici (che conta nel complesso nove opere in lizza). La pellicola (prodotta da Sky Italia e Sky Studios con Leone Film Group), farà il suo debutto in anteprima mondiale, e rappresenta un omaggio appassionato al grande regista attraverso gli interventi di attori e registi quali Clint Eastwood, Martin Scorsese, Dario Argento e Quentin Tarantino. Dando voce a coloro che meglio hanno conosciuto il regista de Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo, la pellicola è un tributo all'inventiva di un maestro della camera da presa che è stato fonte di ispirazione per intere generazioni di cineasti. La giuria della mostra, presieduta da Julianne Moore, sarà composta quest'anno da Mariano Cohn, Leonardo Di Costanzo, Audrey Diwan, Leila Hatami, Kazuo Ishiguro e Rodrigo Sorogoyen. [Immagine in apertura: Sergio Leone. Foto del Fondo Angelo Novi/Cineteca di Bologna]
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