Un capolavoro di Leonardo nella Valle dei Templi di Agrigento
ARTE
Dal 31 luglio al 31 dicembre, nel Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento, sarà in mostra per la prima volta in Sicilia la famosissima “Vergine Cheramy”, una delle versioni de “La Vergine delle Rocce” di Leonardo da Vinci.
Il genio di Leonardo da Vinci ci ha
regalato nel corso della storia rinascimentale importanti scoperte e
opere uniche, che ancora oggi stupiscono e meravigliano per la loro
straordinaria bellezza e il loro potere evocativo. Una su tutte è
sicuramente La Vergine delle Rocce, che
dal prossimo 31 luglio e fino al 31 dicembre sarà parte
dell'esposizione La Bottega di Leonardo – La Vergine
delle Rocce, in Sicilia.
Sarà il suggestivo Parco Archeologico
della Valle dei Templi di Agrigento ad aprire le porte della Villa
Aurea, per accogliere per la prima volta in terra sicula la celebre
Vergine Cheramy, una delle versioni de La Vergine delle
Rocce del maestro fiorentino,
proveniente da una collezione privata (le altre due versioni
sono esposte in modo permanente al Louvre di Parigi e alla National
Gallery di Londra). Curata da Vittorio Sgarbi e Nicola Barbatelli,
l'esposizione, oltre alla celebre opera pittorica del grande genio
rinascimentale, ospita dieci importanti dipinti degli allievi della
"bottega leonardesca", che consentiranno di riscoprire
l'ambiente e i linguaggi espressivi di Leonardo.
LA VERGINE DELLE ROCCE DI LEONARDO
Circa l'opera, la storia ci restituisce
una racconto che da sempre incuriosisce e intriga critici e
appassionati d'arte. Essa fu infatti commissionata dalla
confraternita francescana dell'Immacolata Concezione per una pala
destinata all'altare della cappella della chiesa di San Francesco
Grande di Milano; sebbene l'intento dei committenti fosse quello di
un dipinto che ritraesse la scena dell'immacolata concezione,
Leonardo rappresentò il leggendario incontro tra Gesù e Giovanni
Battista bambini, circondati dalla presenza protettrice della Vergine
e di un angelo dal mantello purpureo. Le figure protagoniste emergono
grazie alla luce diffusa che penetra dalle aperture della grotta, che
incornicia i personaggi sacri in un ambiente naturale, caratterizzato
da una composizione architettonica che ben definisce lo spazio.
[Immagine in apertura: Valle dei
Templi, Agrigento. Foto di Regös Környei su Unsplash]